Scuola elementare.

Nel caso

martedì 27 Febbraio 2024

Dicono che sia uscito un mio libro ma non sono sicuro, perché mi avevano detto che usciva il primo marzo. Nel caso lo vediate, comunque, salutatemelo.

Lo spregevole vizio

lunedì 26 Febbraio 2024

E si narra di un dodicenne che in tempo di guerra, per leggersi in pace Guerra e pace tutto di fila, si sarebbe applicato col massimo zelo, nei sospetti tepori del suo letto, a strofinare la punta termometro, e avrebbe saltato sedici giorni di ginnasio (si narra nel senso che narro io, perché lo so di certo, perché ero io, il dodicenne). Da allora, mettendo nel conto anche il rischio di imbattersi in parecchie schifezze, quell’io pratica la lettura con la perseveranza, l’abnegazione, con l’inconfessabile voluttà con cui coltiva i suoi vizi. E finché il fatto non sarà perseguibile a termini di leggi, egli si passerà lo spregevole vizio di sobillare i giovani a leggere Guerra e pace.

[Vittorio Sermonti, Milano, Bur 2016, p. 7]

On it

lunedì 26 Febbraio 2024

If you’ve got a black list, I want to be on it.

Billy Bragg

Il risultato più giusto

domenica 25 Febbraio 2024

Io ho sempre l’impressione che il risultato più giusto, quando gioca il Parma, sarebbe una vittoria del Parma, e così anche ieri, a Como, partita che non mi sono goduto tantissimo perché l’ho vista su un grande televisore, che ho appena comprato, per giocare con la Playstation, ho appena comprato anche la Playstation. Il resto è qui clic

Andare in Russia

sabato 24 Febbraio 2024

Tutte le volte che sto per partire per la Russia mi sembra impossibile, che partirò per la Russia.
Mi sembra impossibile, che il giorno dopo sarò a Mosca, a camminare per le stesse strade per le quali camminavano Michail Bulgakov e, prima di lui, Anton Čechov, o a Pietroburgo, a essere illuminato dalla stessa luce che illuminava Fëdor Michajlovič Dostoevskij.
Mi sembra evidente che qualcuno, da qualche parte, nella catena burocratica che si occupa del mio diritto a attraversare le frontiere, si metterà di traverso e dirà «Paolo Nori? No, Paolo Nori se lo scorda, di andare in Russia».
E tutte le volte, è incredibile, succede che poi alla fine ci vado.
Anche questa volta. Solo che questa volta non vada a cercare le strade di Čechov o la luce di Dostoevski, questa volta vado a cercare il quadrato nero di Malevič.
Come mi aveva fatto arrabbiare, il quadrato nero di Malevič.

[Venerdì primo marzo esce Un notte al museo russo. Lo presentiamo il 4 marzo a Milano, a Piazza Piemonte, il 5 marzo a Bologna, in Salaborsa]

Un complimento

venerdì 23 Febbraio 2024

«Come siete magra! E guardate che mano che avete, pare trasparente! Avete le dita come i morti».

[Un complimento di Raskol’nikov a Sonja Marmeladova, in Delitto e Castigo, traduzione di Damiano Rebecchini, nella foto la casa di Sonja a Pietroburgo, lungofiume Griboedov, 73]

Che poi

giovedì 22 Febbraio 2024

Che poi mi succede di rado, e non sente nessuno, nella camera cieca, di sotto, tra i panni sporchi, chiudo la porta, e urlo. Dopo sto meglio.

[Raffaello Baldini, La nàiva, Furistìr, Ciacri, Torino, Einaudi 2000, p. 177]

Soddisfazioni

mercoledì 21 Febbraio 2024

Stamattina ho perso gli occhiali, in casa mia, chissà dove sono. Oggi pomeriggio, metterò in ordine e, quando li trovo, sarò così contento.

Filippo

martedì 20 Febbraio 2024

L’Antonia, io la guardo, io sto in silenzio, lei è molto bella. Quando abbiamo iniziato a convivere io avevo paura, i miei rumori, i miei odori, io parlo nel sonno?, le cose che lascio sul tavolo in ingresso, le mie ossessioni per Marisa Laurito, le mie collezioni, avevo paura che poi l’Antonia avreb-be detto “Le tue collezioni? Eccole lì, fuori dalla porta, mi han rotto i coglioni”. Invece, è successo che la prima notte, il lenzuolo fresco, due cuscini a testa, ci mettiamo a letto, pensavo, adesso si fa l’amore, che abbiamo una stanza tutta nostra dove far l’amore e basta stare in auto, che il cielo si vede comunque anche da qui, è sufficiente spostare tenda-ikea-bianca-da-euro-venticinque, invece, l’Antonia mi guarda, mi sorride, poi si nasconde sotto al piumone e lascia fuori soltanto gli occhi, poi il viso tagliato a metà dal cuscino, un occhio solo, mi fissa senza ansia, sorride ancora, anche se non vedo le labbra si capisce dal cuscino, e poi dice “Be’, allora, buonanotte Manfredi”. Che io non ci avevo mai pensato.

[Oggi, per Mondadori, esce questo romanzo di Filippo Ronca che viene dal corso Trovare la sedia della scuola Karenin. Siamo così contenti]

Non è Diabolik

domenica 18 Febbraio 2024

Allora ci siamo messi nella mensa del conservatorio a guardare Parma Pisa sul telefonino il primo tempo è stato complicato il Pisa giocava bene era molto aggressivo il Parma un po’ meno bene del solito dopo ha fatto gol Benedyczak che giocava con una maschera che sembrava Diabolik solo che è biondo e polacco non è Diabolik, è Benedyczak. Il resto è qui: clic