Lo spregevole vizio
lunedì 26 Febbraio 2024
E si narra di un dodicenne che in tempo di guerra, per leggersi in pace Guerra e pace tutto di fila, si sarebbe applicato col massimo zelo, nei sospetti tepori del suo letto, a strofinare la punta termometro, e avrebbe saltato sedici giorni di ginnasio (si narra nel senso che narro io, perché lo so di certo, perché ero io, il dodicenne). Da allora, mettendo nel conto anche il rischio di imbattersi in parecchie schifezze, quell’io pratica la lettura con la perseveranza, l’abnegazione, con l’inconfessabile voluttà con cui coltiva i suoi vizi. E finché il fatto non sarà perseguibile a termini di leggi, egli si passerà lo spregevole vizio di sobillare i giovani a leggere Guerra e pace.
[Vittorio Sermonti, Milano, Bur 2016, p. 7]