Stamattina
A Bologna stamattina ci siamo io e la stazione.
E mi piace, ogni tanto, andare su Youtube, scegliere un video in cui parla qualcuno che non mi piace, e dopo un minuto che parla dirgli «Mi hai stancato», e spegnere. Una grande soddisfazione.
Ringrazio tutti quelli che sanno che non mi piacciono gli auguri di compleanno, per non avermi fatto gli auguri di compleanno. Gli altri che non lo sapevano e me li hanno fatti, li perdono.
Quando correggo delle traduzioni delle mie studentesse e trovo degli errori di traslitterazione dei nomi, mi vengon da dire delle brutte parole.
Il commercialista stava parlando della mia situazione, è scoppiato a piangere. E a me, un po’ veniva da ridere, un po’ ero preoccupato. Poi mi sono svegliato.
Stamattina ho attivato una carta di credito, mi sento come se fossi bravissimo. Una botta di autostima.
E nessuna nostalgia, credo. A me interessa più il futuro, del passato, sono un po’ stalinista, in questo.
E pensavo che presentare un libro è come quando ti interrogavano, a scuola, solo che nel caso della presentazione di un libro la materia l’hai inventata tu, in un certo senso: l’hai scritto, sei il più grande esperto mondiale, di quel libro lì.
Principalmente, nei sogni, se dovessi dire cosa faccio, quando sogno, io sono quello, nel sogno, che racconta delle balle. Ho sempre pensato che tutti, nei sogni, raccontassero delle balle, ma adesso mi è venuto il dubbio che non sia così.
Il commentatore di Sky ha detto che quella di stasera, per il Parma, è «la settima sconfitta nelle ultime sei gare».