domenica 13 Novembre 2022

Sto rivedendo le citazioni di Sanguina ancora per la traduzione francese (di Nathalie Bauer, per Philippe Rey), e ho trovato, nell’Idiota, quel ragazzo malato, Ippolit, che dice: «Eppure devo morire!» e per poco non aggiunge “Un uomo come me!”. Che coglione. Come tutti noi.
sabato 12 Novembre 2022

I cinesi erano così stupidi che la polvere da sparo la usavano solo per i fuochi d’artificio.
[Ieri compivano gli anni Fedor Dostoevskij e Kurt Vonnegut; la citazione viene da: Kurt Vonnegut, Quando siete felici, fateci caso, traduzione di Martina Testa, Roma, minimum fax 2015, p. 61]
venerdì 28 Ottobre 2022

«Dostoevskij» diceva Nietzsche, «è il solo che mi abbia insegnato qualcosa di psicologia».
André Gide
[Domani pomeriggio, alle 16 e 30, in Salaborsa, clic]
martedì 6 Settembre 2022

L’uomo del sottosuolo teme che gli altri credano che egli tema la loro opinione. Ma è proprio con questo timore che dimostra la sua dipendenza dalla coscienza altrui, la sua incapacità a accontentarsi della propria autodeterminazione. Con la sua confutazione, conferma proprio quel che vuole confutare, e lo sa benissimo anche lui.
Michail Bachtin
[Questa è la quarta di copertina di Memorie del sottosuolo che potevamo scegliere in alternativa a quella di Bulgakov che ho pubblicato ieri. Abbiamo scelto quella di Bulgakov. Chissà se abbiamo fatto bene]

lunedì 5 Settembre 2022

«Lei non è Dostoevskij» aveva detto la cittadina disorientata dal discorso di Korov’ev.
«E come fa a saperlo? Come fa a saperlo?» aveva risposto lui.
«Dostoevskij è morto» aveva detto la cittadina come se non ne fosse del tutto sicura.
«Protesto!» aveva esclamato Korov’ev con decisione «Dostoevskij è immortale!»
Michail Bulgakov
[Domani, 6 settembre, esce la mia traduzione di Memorie del sottosuolo per Garzanti]
mercoledì 18 Maggio 2022
Mercoledì 18 maggio
alle 22 e 15 circa,
a Controcorrente,
su Rete 4,
parlo di
Russia e di
Dostoevskij
lunedì 16 Maggio 2022

In una lettera da Pietroburgo del luglio del 1837 (Dostoevskij ha, allora, quindici anni), si legge: «Per via del tempo, qui è meraviglioso, italiano». «Meraviglioso», per Dostoevskij, è sinonimo di «italiano». Non era mai stato, in Italia; ha un’idea bellissima, dell’Italia, prima di venirci.
[Domani pomeriggio, a Napoli, con Jorit, Dostoevskij e Sanguina ancora]
mercoledì 27 Aprile 2022
Mercoledì 27 aprile,
a Milano,
alla Libreria Verso,
in Corso di Porta Ticinese, 40
alle 19,
presento
La città più cupa del mondo
(Mattioli 1885),
di F. M. Dostoevskij
a cura di Verdiana Neglia
mercoledì 6 Aprile 2022

Il nostro popolo non è dissoluto, ma molto casto, malgrado sia senza dubbio il più sboccato del mondo; e su questa contraddizione, giustamente, vale la pena riflettere un po’.
[Fëdor Dostoevskij, La città più cupa del mondo, a cura di Verdiana Neglia, Fidenza, Mattioli 1885, p 72]

mercoledì 6 Aprile 2022

La seconda moglie, di Dostoevskij, Anna Grigor’evna Dostoevskaja , racconta nelle sue memorie che molti anni dopo la morte di suo marito il giovane compositore Sergej Prokof’ev, che stava scrivendo un’opera sul romanzo Il giocatore, si era rivolto a lei per una consulenza.
Al momento di salutarsi, dopo averla ringraziata per l’aiuto, Prokof’ev le aveva chiesto di lasciare qualche parola nel suo album.
Aveva avvisato Anna Grigor’evna che era un album singolare, di una persona singolare, un compositore russo, un tale Prokof’ev, un originale, che permetteva di scrivere sul proprio album solo cose che avevano a che fare col sole.
Anna Grigor’evna aveva preso la penna, ci aveva pensato un po’ e poi aveva scritto:
– Fëdor Dostoevskij: il sole della mia vita. Firmato: Anna Dostoevskaja
[9 aprile, alle 11, a Viareggio, Sanguina ancora]