martedì 16 Maggio 2023

Mi stupisco sempre quando penso che ho cominciato a scrivere al numero 3 di via Caduti di Montelungo, tra largo Dispersi dell’Egeo, viale Dispersi e Morti in Russia, via Martiri di Cefalonia e via Anna Frank, che era il posto ideale, tra tutte le strade di Parma, per cominciare a scrivere. E, poi non è vero, ma ho l’impressione che il fatto che, io insegno traduzione editoriale dal russo alla Iulm di Milano, il fatto che facciamo lezione al piano meno uno, in un sottosuolo, ecco poi non è vero, ma secondo me insegnare a tradurre è meglio farlo in un sottosuolo, che al quarto piano. Magari mi sbaglio.
[Parte del discorso sulla traduzione che faccio il 20 maggio a Torino, forse]
venerdì 5 Maggio 2023

In realtà, io continuo a farmi una domanda superflua: cos’è meglio, una felicità da quattro soldi, o delle sofferenze inaudite? Eh? Cos’è meglio?
[Non smettevamo di parlarne, di Memorie del sottosuolo, a Un’altra vita, corso della scuola Karenin, stanotte]
domenica 13 Novembre 2022

Sto rivedendo le citazioni di Sanguina ancora per la traduzione francese (di Nathalie Bauer, per Philippe Rey), e ho trovato, nell’Idiota, quel ragazzo malato, Ippolit, che dice: «Eppure devo morire!» e per poco non aggiunge “Un uomo come me!”. Che coglione. Come tutti noi.
sabato 12 Novembre 2022

I cinesi erano così stupidi che la polvere da sparo la usavano solo per i fuochi d’artificio.
[Ieri compivano gli anni Fedor Dostoevskij e Kurt Vonnegut; la citazione viene da: Kurt Vonnegut, Quando siete felici, fateci caso, traduzione di Martina Testa, Roma, minimum fax 2015, p. 61]
venerdì 28 Ottobre 2022

«Dostoevskij» diceva Nietzsche, «è il solo che mi abbia insegnato qualcosa di psicologia».
André Gide
[Domani pomeriggio, alle 16 e 30, in Salaborsa, clic]
martedì 6 Settembre 2022

L’uomo del sottosuolo teme che gli altri credano che egli tema la loro opinione. Ma è proprio con questo timore che dimostra la sua dipendenza dalla coscienza altrui, la sua incapacità a accontentarsi della propria autodeterminazione. Con la sua confutazione, conferma proprio quel che vuole confutare, e lo sa benissimo anche lui.
Michail Bachtin
[Questa è la quarta di copertina di Memorie del sottosuolo che potevamo scegliere in alternativa a quella di Bulgakov che ho pubblicato ieri. Abbiamo scelto quella di Bulgakov. Chissà se abbiamo fatto bene]

lunedì 5 Settembre 2022

«Lei non è Dostoevskij» aveva detto la cittadina disorientata dal discorso di Korov’ev.
«E come fa a saperlo? Come fa a saperlo?» aveva risposto lui.
«Dostoevskij è morto» aveva detto la cittadina come se non ne fosse del tutto sicura.
«Protesto!» aveva esclamato Korov’ev con decisione «Dostoevskij è immortale!»
Michail Bulgakov
[Domani, 6 settembre, esce la mia traduzione di Memorie del sottosuolo per Garzanti]
mercoledì 18 Maggio 2022
Mercoledì 18 maggio
alle 22 e 15 circa,
a Controcorrente,
su Rete 4,
parlo di
Russia e di
Dostoevskij
lunedì 16 Maggio 2022

In una lettera da Pietroburgo del luglio del 1837 (Dostoevskij ha, allora, quindici anni), si legge: «Per via del tempo, qui è meraviglioso, italiano». «Meraviglioso», per Dostoevskij, è sinonimo di «italiano». Non era mai stato, in Italia; ha un’idea bellissima, dell’Italia, prima di venirci.
[Domani pomeriggio, a Napoli, con Jorit, Dostoevskij e Sanguina ancora]
mercoledì 27 Aprile 2022
Mercoledì 27 aprile,
a Milano,
alla Libreria Verso,
in Corso di Porta Ticinese, 40
alle 19,
presento
La città più cupa del mondo
(Mattioli 1885),
di F. M. Dostoevskij
a cura di Verdiana Neglia