Oggi

sabato 17 Febbraio 2024

Oggi invece mi sono alzato, mi sono detto Dài, andiamo a correre, e sono andato, senza nessuna protesta.

E stamattina

lunedì 5 Febbraio 2024

E stamattina il cappello coperto di brina.

A proposito

mercoledì 31 Gennaio 2024

Gollum

Svegliarmi mi sono svegliato, correre ho corso, lavarmi mi sono lavato, vestirmi mi sono vestito, scrivere adesso scrivo poi vado a Faenza dove, presentare, presenteremo. L’immagine è il gatto della Battaglia.

Radiogenico

martedì 30 Gennaio 2024

Non avevo mai sentito la parola radiogenico, l’ho sentita ieri, mi è piaciuta.

In forma

lunedì 29 Gennaio 2024

È il secondo giorno che entro nella doccia con gli occhiali. In formissima.

Oggi

lunedì 29 Gennaio 2024

E anche per oggi abbiamo sofferto.

Di verde

venerdì 26 Gennaio 2024

Nel cortile del carcere c’erano dei barconi, di legno, e i carcerati, mi ha detto la direttrice, quelli che fanno un laboratorio di liuteria, trasformano il legno di quei barconi in violini.
Sono barconi che arrivano da Lampedusa.
Fanno impressione.
Vederli lì, rovesciati sull’erba del cortile del carcere di Opera, e pensare cos’hanno contenuto, e il viaggio che han fatto.
Dopo siamo entrati, abbiamo fatto due corridoi pieni di grate che mi ricordavano un po’ la caserma Cittadella di Piacenza dove ho fatto il militare un po’ l’Algeria (io nell’ottantacinque ho vissuto un anno e mezzo in Algeria che era piena di questi intonaci mezzo devastati dell’umidità e pitturati di verde, quel verdino algerino, non so se mi spiego).

[Domenica 28 gennaio, sul Fatto quotidiano, racconto quel che è successo giovedì scorso quando sono stato al carcere di Opera, a Milano]

Ecco

venerdì 19 Gennaio 2024

Se scrivi, in rete, qualcosa tutti i giorni, e vai a correre quasi tutti i giorni, i giorni che non sai cosa scrivere fai una foto dopo essere andato a correre e, per quel giorno lì, sei uno che ha corso e che ha scritto qualcosa. Ecco.

Erevan

mercoledì 17 Gennaio 2024

Stamattina mi è venuto in mente un mio amico armeno che quando l’ho conosciuto, trenta anni fa, a Erevan, mi aveva detto che lui, quando era piccolo, gli leggevano Shakespeare in armeno, ed era così bello che lui pensava che Shakespeare fosse armeno avesse scritto le sue opere in armeno e ci era rimasto malissimo, quando si era accorto che invece Shakespeare era inglese aveva scritto in inglese.
E mi aveva detto che lui, che aveva cinquant’anni, l’inglese non l’aveva mai imparato, ma se avesse imparato l’inglese e avesse letto Shakespeare in inglese lui era convinto, ancora a cinquant’anni, che non sarebbe mai stato bello come quello tradotto in armeno che gli leggevano quando era piccolo.

Ma te

domenica 14 Gennaio 2024

Stamattina mi sono detto Ma te, con tutte le cose che devi fare, tradurre, i colloqui per la scuola, il treno per la partita del Parma, cosa ci vai a fare a correre, ma stai a casa. Ecco. Con tutte le scuse che avevo, ci sono andato lo stesso.