Una brevissima diretta
La parte del torto, i filorussi e la vergogna: clic
Mercoledì 13 dicembre,
sul mio profilo
Instagram,
alle 19,
parlo dell’anno prossimo,
i libri,
i corsi,
le traduzioni,
il teatro.
È un libro sulla violenza dello stato, ma è anche un libro sull’educazione dei bambini, ed è anche un libro sulle cose che scompaiono, sulla memoria, e su come la coltivano in certe isolate comunità che meno male che ci sono, e su come se ti uccidono un fratello quando hai diciassette anni è un po’ come quando ti nasce un figlio, e poi è anche un libro sull’Emilia, e, tutto sommato, adesso che ci penso, in un certo senso, se non fosse un’espressione abusata, si potrebbe anche dire che è un romanzo d’amore.
clic
Il futuro della letteratura russa è nel suo passato.
Evgenij Zamjatin
[Stasera, alle 19, sul mio profilo Instagram, Diretta sul viaggio in Russia di quest’estate]
Tre televisioni – Una cosa piccola che non so sulla rivolta di Prigožin: clic
I tentativi di rivoluzione dei quali sono stato in qualche modo testimone, in Russia, sono stati tre.
[Stasera, alle 19 e 30, sul mio profilo Instagram, una breve diretta sulla rivolta di Prigožin (nell’immagine il disegno di un bambino, Jackevič, nel 1917, viene da qui: clic)]
Domenica 25 giugno,
alle 18,
sul mio profilo Instagram,
dico quello che non so
di quel che succede in Russia,
sarà una diretta lunga.
ANNULLATA
La mamma di Dovlatov, Zoščenko, la caloscia e un filorusso, che sono io: clic
In Noialtri Dovlatov racconta che una volta sua mamma ha incontrato Zoščenko, che era appena stato escluso dall’unione degli scrittori, e si è accorta che Zoščenko la evitava, allora gli è corsa dietro e gli ha chiesto «Be’, perché non mi saluta?». «Mi scusi – ha risposto Zoščenko – Aiuto gli amici a non salutarmi».
[Venerdì 21 aprile, alle 19, sul mio profilo Instagram, leggo un racconto di Michail Zoščenko, uno di quelli ne hanno causato l’esclusione dall’Unione degli Scrittori]
Lunedì, 27 marzo,
alle 18 e 30,
sul mio profilo Instagram,
con Nicola Borghesi,
parliamo del corso di teatro che fa lui,
a Bologna,
con la scuola Karenin (Guardare fuori 2).