Freddo
E se c’è un freddo, è polare.
Domani vado a Peccioli, che è un posto dove c’è una discarica che funziona molto bene, mi dicono, e nel discorso che leggerò, tra le altre cose, dirò che, se c’è una raccolta, è differenziata.
L’altro giorno sono passato davanti a un negozio che c’era scritto, in grosso, «Aloe vera», che è una cosa che è abituale, vederla scritta e sentirla dire, talmente abituale che se c’è un’aloe, viene da dire, è vera.
Che però, se quella lì è vera, se vantano la verità di quell’aloe, vuol dire che ce n’è anche di finta, di aloe. Se no basterebbe dire «Aloe».
Ma non dicono «Aloe», dicono «Aloe vera».
Allora vuol dire che ce n’è anche di finta.
E adesso, sto sentendo la radio, c’è uno che dice che il suo governo sarà il governo del cambiamento, che è un po’ uguale: se c’è un governo, è del cambiamento, eppure sarebbe possibile anche sentire qualcuno che si propone di fare un governo che il suo programma è lasciare le cose esattamente così come sono.
Noi, se ci votate, non faremo niente.
O qualcosa del genere.
Secondo me ci arriviamo.