11 gennaio – Bologna
sabato 11 gennaio,
in Salaborsa,
a Bologna, alle 15,
ci troviamo per lavorare
al numero 8 di Qualcosa,
organo ufficioso dei sapodisti.
sabato 11 gennaio,
in Salaborsa,
a Bologna, alle 15,
ci troviamo per lavorare
al numero 8 di Qualcosa,
organo ufficioso dei sapodisti.
Per me un buontempone era uno che si alzava molto presto la mattina.
Massimo Palmia
[sabato 11 gennaio, in Salaborsa, a Bologna, alle 15, ci troviamo per lavorare al numero 8 di Qualcosa, organo ufficioso dei sapodisti]
Sabato 13 gennaio,
a Bologna,
in Salaborsa,
alle 16 e 30,
riunione di redazione
di Qualcosa
e riunione dei soci di
To soréla entertainment
Una persona scompare, e il mondo si ripopola.
Grégoire Bouillier
[Sabato 13 gennaio, alle 16 e 30, in Salaborsa, a Bologna, riunione dei soci di Tosoréla entertainment e ricominciamo a lavorare al numero 3 di Qualcosa, sul tema I disastri sentimentali, le storie sentimentali finite male]
Una persona scompare, e il mondo si ripopola.
Grégoire Bouillier
[Sabato 10 dicembre, alle 15, in Salaborsa, a Bologna, riunione dei soci di Tosoréla entertainment e ricominciamo a lavorare al numero 3 di Qualcosa, sul tema I disastri sentimentali, le storie sentimentali finite male]
Sabato 13 maggio,
a Bologna,
dalle 15 alle 17 e 30,
riunione per lavorare
al numero 8
di Qualcosa
(sui disastri sentimentali,
aperta a tutti)
ANNULLATO
La speranza non è che un ciarlatano che non smette di imbrogliarci; e, per me, io ho cominciato a star bene solo quando l’ho persa. Metterei volentieri sulla porta del paradiso il verso che Dante ha messo su quella dell’inferno: Lasciate ogni speranza ecc.
Samuel Beckett
[Lunedì 16 agosto, alle 20, riunione di redazione del numero 8 di Qualcosa. Tema: la disperazione. Chi vuole partecipare mandi, entro domenica 15, una mail a tosorelaentertainment@gmail.com e riceverà l’invito su zoom]
A Parma, tanti anni fa, è stata fondata la corrente dei sapodisti, parola che viene da Sa podiss, che in dialetto significa se potessi. Sono quelli che, non hanno tempo, ma se avessero avuto tempo scriverebbero delle cose bellissime. Ecco. Io, non faccio per vantarmi, ma, da quarant’anni, mi sento uno dei maggiori sapodisti contemporanei.
[L’associazione To soréla entertainment è contenta di immaginare che, tra poche settimane, ricominceranno le riunioni di Qualcosa. Organo ufficioso dei sapodisti (dobbiamo lavorare al numero 8)]
Nel gennaio del 2020, ho partecipato alla riunione di una rivista che si chiama Qualcosa.
L’argomento del numero di Qualcosa che stavamo preparando era: le storie sentimentali finite male; i disastri sentimentali, praticamente.
Noi, quella sera lì, le venti persone che erano lì, di quei momenti che abbiamo passato tutti, che siam stati male, per amore, se così si può dire, di quei giorni così dolorosi che eravamo messi così male che ci sembrava di non esser mai stati tanto male nella nostra vita, e non ci sembrava possibile stare peggio, a ripensarci dopo degli anni, quella sera lì, ci veniva da pensare “Ma come son stato male bene, quel giorno lì. Ma che bello, essere così vivi”.
Ecco.
Una cosa del genere.
Io l’ho fatto davvero, ho cercato di eliminare un uomo con il metodo del riordino di Marie Kondo.
[Elena Bosi, dal racconto Marie Kondo, per Qualcosa, organo ufficioso dei sapodisti, stiamo lavorando al numero 8, sulle storie sentimentali finite male, se avete delle storie scrivete a tosorelaentertainment@gmail.com]