Domani a Pavia
La battaglia con la coglionaggine comincia da se stessi.
Raffaello Baldini
[Domani sera, a Pavia, All’auditorium dell’università, alle 19, Chiudo la porta e urlo]
La battaglia con la coglionaggine comincia da se stessi.
Raffaello Baldini
[Domani sera, a Pavia, All’auditorium dell’università, alle 19, Chiudo la porta e urlo]
E sempre più spesso mi vien da pensare che si mette a posto tutto, che ce la facciamo, e poi ricordo che quei pensieri lì, in Guerra e pace, a Pierre Bezuchov gli vengono quand’è ubriaco.
[Sto scrivendo un discorso sulla guerra e la pace da dire a Torino, alla biennale democrazia (l’immagine è di Sergej Bondar)]
Questa è la prima opera di Boris Akunin che non sarà pubblicata in Russia. Leggendola capirete perché.
[Oggi, a Radio3, alle 16, Boris Akunin parla dell’Avvocato del diavolo]
Ieri dopo me l’ha chiesto, Rapone, «Come stai?» e io gli ho risposto «Sono stanco».
Le ragazze / Quelle che camminano / Con stivali di occhi neri / Sui fiori del mio cuore.
Velimir Chlebnikov
[A giugno, per Crocetti, esce E questo cielo, e queste nuvole. Poesie russe scelte da Paolo Nori, ieri l’abbiamo presentato ai librai (foto di Giulia Taddeo)]
Mi viene in mente la zia di Sergej Dovlatov, Margarita Stepanova Dovlatova, che è stata correttrice di bozze, redattrice e poi segretaria editoriale, e ha lavorato con molti scrittori celebri, tra i quali Michail Zoščenko, e una volta ha incontrato Zoščenko per strada in un momento che per lo scrittore erano già cominciati i tempi difficili, era stato escluso dall’unione degli scrittori e era in disgrazia, e Zoščenko ha fatto finta di non vederla, e la zia di Dovlatov l’ha seguito e gli ha chiesto «Perché non mi avete salutato?» e lui ha sorriso e le ha detto «Mi scusi. Aiuto gli amici a non salutarmi».
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Che poi mi succede di rado, e non sente nessuno, nella camera cieca, di sotto, tra i panni sporchi, chiudo la porta, e urlo. Dopo sto meglio.
RAFFAELLO BALDINI
Stasera, alle 18 e 30, Après Coup, a Milano, alle 18 e 30, Chiudo la porta e urlo (nella foto la scaletta)
Seconda volta che vado allo U Power Stadium di Monza.
La prima volta era il 3 marzo del 2022, in serie B, e nel primo tempo Franco Vazquez ha fatto un gol così bello che sembrava incredibile, che avesse fatto un gol così.
Che la gente guardava Franco Vazquez calciare, si chiedeva «Cosa sta facendo?».
Stava facendo gol.
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Quando sarò morto dovete cercare il mio testamento qui presente dietro all’armadio. Se non lo cercate dietro all’armadio non lo trovate, e allora è inutile che lo cercate.
[Oggi, a Marzabotto, a Cellulosa, alle 21, In piena facoltà e in pieno ferragosto, con Enrico Bronzi]