Ecco
Quando abbiamo battuto il Milan, qualche settimana fa, ero così contento che non riuscivo a scrivere niente ho scritto che se andavamo avanti così, chiudevo il canale Telegram.
Ecco.
Non lo chiudo.
Il resto è qui: clic
Quando abbiamo battuto il Milan, qualche settimana fa, ero così contento che non riuscivo a scrivere niente ho scritto che se andavamo avanti così, chiudevo il canale Telegram.
Ecco.
Non lo chiudo.
Il resto è qui: clic
Se vi piacciono i film dove si parla inglese con accento russo vi consiglio la versione in lingua originale di Limonov, di Kirill Serebrennikov.
A Riva del Garda c’è una strada dove tira il vento che prima si chiamava Via del Vento adesso si chiama Via Mazzini.
Quelli che mi incontreranno oggi a Riva del Garda si chiederanno Ma perché si dà tanta importanza? Che loro non lo sanno, che sono uno che è andato a correre; altrimenti penserebbero Aaah, ecco perché.
A cosa servono i russi.
Che bella domanda.
A me piacciono, le domande.
[Domani, alla Rocca di Riva del Garda, alle 21, A cosa servono i russi (foto di @claudiosforza_photography)]
Quando, tanti anni fa, ho fatto un esame di storia del cinema, mi hanno detto che Pasolini distingueva il cinema di prosa dal cinema di poesia. Io, me ne intendo poco, ma ho l’impressione che il cinema di Andrej Tarkovskij sia contemporaneamente di prosa e di poesia.
[In ottobre vado a Torino a parlare dei film di Tarkovskij, a breve i dettagli]
Tolstoj temeva non solo la morte, anche la vita, se era quella di sempre.
Viktor Šklovskij, L’energia dell’errore
Cosa facciamo nell’arte? Resuscitiamo la vita. L’uomo è così preoccupato della vita che fa che si dimentica di viverla. Dice sempre Domani, domani. E questa è la vera morte. Qual è, invece, il grande successo dell’arte. È la vita. Una vita che si può vedere, sentire, vivere in modo palpabile.
Viktor Šklovskij, Viaggio sentimentale
Un’altra vita 3 è un corso della scuola Karenin, a distanza, al quale ammettiamo 25 iscritti, che dura 15 ore (otto incontri da due ore e mezzo) e costa 400 euro.
Leggeremo:
Nikolaj Gogol’, Taras Bul’ba, Rizzoli;
Aleksandr Puškin, La figlia del capitano, Feltrinelli (nel volume Umili prose);
Michail Lermontov, Un eroe dei nostri tempi, Marcos y Marcos;
Ivan Turgenev, Padri e figli, Feltrinelli;
Fedor Dostoevskij, Il villaggio di Stepančikovo e i suoi abitanti (Castelvecchi);
Nikolaj Leskov, Il viaggiatore incantato, Neri Pozza (non ancora pubblicato, uscirà in novembre);
Lev Tolstoj, La morte di Ivan Il’ič (Feltrinelli).
La Russia, le letture di settembre e Raffaello Baldini (Chiudo la porta e urlo).
Будьте здоровы
(State bene)
[Martedì 10 settembre, sul mio profilo Instagram, alle 19, Le ultime e le prossime cose, la Russia, Riva del Garda, Torino, Piacenza, Marzabotto, Chiudo la porta e urlo]
Ho del lavoro urgente. Sono a casa ma non apro a nessuno, e non parlo nemmeno attraverso la porta. Lavoro tutti i giorni fino alle sette di sera.
[Cartello che Daniil Charms appendeva sulla porta del suo appartamento negli anni ’30, da Valerij Šubinskij, Daniil Charms. Žizn’ čeloveka na vetru, Moskva, Ast 2024]