sabato 11 Gennaio 2025

quello che c’entra, mi sembra, è il fatto che, a scrivere, secondo me, a uno gli si mette in moto, dentro la pancia, una piccola macchina dello stupore che lo aiuta a guardare le cose, anche le cose che conosce bene, come se le vedesse per la prima volta.
Un corso su zoom: clic
martedì 24 Dicembre 2024

Qual è il ruolo dell’intellettuale?
Scrivere delle cose belle.
Iosif Brodskij
Quando ho cominciato a scrivere, nel 1996, per un paio d’anni, la domanda che mi facevo più spesso, nella mia testa, era Ma quello che scrivo io, è bello?
Dopo, ho trovato un modo per capirlo. Sabato 8 febbraio, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, e domenica 9, dalle 10 alle 13, al Centro Formazione Supereroi, a Milano, c’è un corso per chi ha cominciato a scrivere ma non ha ancora capito se quello che scrive è bello. Lo tengo io, che mi chiamo Paolo Nori.
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mercoledì 11 Settembre 2024

Tolstoj temeva non solo la morte, anche la vita, se era quella di sempre.
Viktor Šklovskij, L’energia dell’errore
Cosa facciamo nell’arte? Resuscitiamo la vita. L’uomo è così preoccupato della vita che fa che si dimentica di viverla. Dice sempre Domani, domani. E questa è la vera morte. Qual è, invece, il grande successo dell’arte. È la vita. Una vita che si può vedere, sentire, vivere in modo palpabile.
Viktor Šklovskij, Viaggio sentimentale
Un’altra vita 3 è un corso della scuola Karenin, a distanza, al quale ammettiamo 25 iscritti, che dura 15 ore (otto incontri da due ore e mezzo) e costa 400 euro.
Leggeremo:
Nikolaj Gogol’, Taras Bul’ba, Rizzoli;
Aleksandr Puškin, La figlia del capitano, Feltrinelli (nel volume Umili prose);
Michail Lermontov, Un eroe dei nostri tempi, Marcos y Marcos;
Ivan Turgenev, Padri e figli, Feltrinelli;
Fedor Dostoevskij, Il villaggio di Stepančikovo e i suoi abitanti (Castelvecchi);
Nikolaj Leskov, Il viaggiatore incantato, Neri Pozza (non ancora pubblicato, uscirà in novembre);
Lev Tolstoj, La morte di Ivan Il’ič (Feltrinelli).
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lunedì 12 Agosto 2024

In un racconto di Samuel Beckett c’è l’espressione «I was feeling awful».
Questo racconto, e questa espressione di Beckett, sono stati tradotti in tre modi diversi.
Una volta, in dialetto reggiano (da Daniele Benati), così: «A stèv mäl» (Stavo male). Un’altra volta, in italiano (edizioni SE, traduzione di Valerio Fantinel), così: «Avevo una tarantola di inquietudini in petto». Una terza volta, sempre da Valerio Fantinel, così: «Pessimo stato d’animo».
Perché?
Il 5 e il 6 ottobre, a Milano, al Centro Formazione Supereroi, in via Filippo Argelati 37, dalle 10 e 30 alle 13 e dalle 14 e 30 alle 18 (sabato 5) e dalle 10 e 30 alle 13 (domenica 6) ragioniamo di traduzioni, traduciamo e scriviamo con Paolo Nori
30 posti disponibili, costa 500 euro.
PER INFO E ISCRIZIONI PUOI MANDARE UNA MAIL A federica@scuolakarenin.it