venerdì 1 Gennaio 2021

Vivere è stare svegli
e concedersi agli altri,
dare di sé sempre il meglio,
e non essere scaltri.
Vivere è amare la vita
con i suoi funerali e i suoi balli,
trovare favole e miti
nelle vicende più squallide.
Vivere è attendere il sole
nei giorni di nera tempesta,
schivare le gonfie parole,
vestite con frange di festa.
Vivere è scegliere le umili
melodie senza strepiti e spari,
scendere verso l’autunno
e non stancarsi d’amare.
[Angelo Maria Ripellino, Poesie. 1952-1978, Torino, Einaudi 1990, p. 21]
lunedì 9 Marzo 2020
Anche stamattina,
una che correva con la mascherina.
giovedì 4 Luglio 2019
Che voglia, stamattina, di mandare una cartolina.
sabato 25 Agosto 2018

L’importante è colpire
alle spalle.
Così si forma un cerchio
dove l’inseguito insegue
il suo inseguitore.
Dove non si può più dire
(figure concomitanti
fra loro, e equidistanti)
chi sia il perseguitato
e chi il persecutore.
[Giorgio Caproni, Poesie, Milano, Tea 1996, p. 143]
mercoledì 20 Settembre 2017
Avete delle domande?
Sì.
Volevo chiedere:
chi non ha mai avuto
delle scarpe,
o degli stivali,
che gli sembravano
così belli
che si è alzato di notte
per guardarli un’ultima volta
prima di addormentarsi,
quello lì, secondo lei,
gli manca qualcosa,
o può essere uno che,
comunque,
sta bene lo stesso?
Eh?
venerdì 14 Aprile 2017
Avete delle domande?
Sì,
volevo chiedere,
ma quelli che,
quando parlan di se stessi,
dicono
Il sottoscritto,
hanno scritto
il proprio nome
sotto i piedi?
lunedì 6 Marzo 2017
Quando uno si dice
Devo fare una cosa
devo fare una cosa,
quando poi la fa,
succede una cosa stranissima,
che dopo l’ha fatta.
Buongiorno.
mercoledì 15 Febbraio 2017
Oggi ho anche messo fuori il bidoncino dell’umido, vuol dire che sto quasi bene, ormai.
lunedì 1 Agosto 2016
Invece di abolire le province, perché non aboliamo il mondo?
mercoledì 25 Maggio 2016
QUARTINE SUPERSONICHE
l’amore che io provo supersonico
è qualcosa che non so spiegare
è l’amore della sonda nello spazio
quando scopre un nuovo corpo astrale
l’amore che io provo licantropico
è una cosa che mi fa ululare
è lo sguardo della lupa verso il cucciolo
quando trova qualcosa da mangiare
l’amore che io provo cannibalico
è un istinto che non puoi domare
è il bolo del poeta quando mastica
due parole buone per rimare
l’amore che io provo mostruoso
certe volte mi fa vergognare
è la donna scimmia danzatrice
mentre balla alla festa parrocchiale
è il lupo l’ufo il commensale
che non sa fare conversazione,
è le sere di quando da bambino
ti mettevano da solo in punizione.
[Una poesia inedita di Francesca Genti (grazie)]