mercoledì 10 Agosto 2022

Non crederò mai alla sincerità delle convinzioni cristiane, filosofiche o umanitarie di una persona che fa svuotare il proprio vaso da notte a un servo.
La formula morale più semplice e breve è essere serviti dagli altri il meno possibile e servire gli altri il più possibile. Pretendere il meno possibile dagli altri e dare loro il più possibile.
[Lev Tolstoj, La verità della vita, Roma, trad. di Chiara Calcagno, Roma, Castelvecchi 2022, pp. 28-29 (in copertina Il’ja Repin, Tolstoj su un campo arato – 1887)]
mercoledì 25 Maggio 2022
Mercoledì 25 maggio,
a Milano,
alle 18,
alla Cooperativa La liberazione,
in via Lomellina, 14, a Milano,
con i traduttori Ruslan Chechelev,
Arianna De Pilla
e Chiara Lozito
presentiamo La fiaba di Ivan lo scemo,
di Lev Tolstoj

martedì 24 Maggio 2022

Si è conservato il giudizio che di Ivan lo scemo ha dato il censore spirituale, l’archimandrita Tichon: «La fiaba di Ivan lo scemo – scrive Tichon – introduce l’idea che sia possibile essere zar senza un esercito, senza soldi, senza scienza, senza economia, senza zar perfino, o per lo meno con uno zar che non sia affatto diverso da un contadino; l’idea, cioè, che gli unici lavori utili e onesti siano quelli che fanno venire i calli. Qui, – continua Tichon – in questa fiaba, si ridicolizza il nostro modo di vivere: da un punto di vista politico (l’insensatezza degli eserciti), economico (il significato dei soldi) e sociale (il senso del lavoro intellettuale)».
[Mercoledì 25 maggio, a Milano, alle 18, alla Cooperativa La liberazione, in via Lomellina, 14, a Milano, con i traduttori Ruslan Chechelev, Arianna De Pilla e Chiara Lozito presentiamo La fiaba di Ivan lo scemo, di Lev Tolstoj]

martedì 10 Maggio 2022

«Ormai è chiaro che ci sarà questa guerra contro Napoleone. Se fosse una guerra per la libertà, capirei, sarei il primo a prestar servizio nell’esercito; ma aiutare l’Inghilterra e l’Austria contro il più grande uomo che ci sia al mondo… no, è una cosa che non va.»
A questi discorsi infantili di Pierre il principe Andrej si limitò a stringersi nelle spalle, come per dire che a simili stupidaggini non si poteva rispondere; ma in effetti era difficile rispondere a quelle ingenue argomentazioni in modo diverso da come rispose il principe Andrej.
«Se tutti andassero in guerra solo in base alle proprie convinzioni, le guerre non ci sarebbero più,» disse.
«E sarebbe una cosa magnifica,» disse Pierre.
Il principe Andrej ebbe un risolino.
«Sì, forse sarebbe una cosa magnifica, ma non si arriverà mai».
[Lev Tolstoj, Guerra e pace, traduzione Pietro Zveteremich, Milano, Garzanti 2014, p. 37 (l’immagine è di Sergej Bondar)]

venerdì 6 Maggio 2022

Non siamo stati noi, scrive Tolstoj, noi diciamo che non siamo stati noi, che la situazione si è creata da sola, così come i bambini, quando rompono qualcosa, dicono che si è rotta da sola, scrive Tolstoj in un libro che si intitola Che fare?
[Ritratto di Sergej Bondar]

giovedì 28 Aprile 2022


Si è conservato il giudizio che di Ivan lo scemo ha dato il censore spirituale, l’archimandrita Tichon: «La fiaba di Ivan lo scemo – scrive Tichon – introduce l’idea che sia possibile essere zar senza un esercito, senza soldi, senza scienza, senza economia, senza zar perfino, o per lo meno con uno zar che non sia affatto diverso da un contadino; l’idea, cioè, che gli unici lavori utili e onesti siano quelli che fanno venire i calli. Qui, – continua Tichon – in questa fiaba, si ridicolizza il nostro modo di vivere: da un punto di vista politico (l’insensatezza degli eserciti), economico (il significato dei soldi) e sociale (il senso del lavoro intellettuale)».
[Lev Tolstoj, La fiaba di Ivan lo scemo, traduzione di Ruslan Chechelev, Arianna De Pilla e Chiara Lozito, Roma, Gallucci 2022 (illustrazioni di Fabio Visintin)]

lunedì 21 Marzo 2022

Per quanto gli uomini si sforzassero, radunandosi a centinaia di migliaia in un posto piccolo, deturpando quella terra sulla quale si eran stretti, per quanto soffocassero la terra di pietre perché niente, in lei, nascesse, per quanto estirpassero ogni erba che spuntava, per quanto esalassero fumo di pietra, di carbone e di nafta, per quanto tagliassero alberi e cacciassero tutti gli animali e gli uccelli, la primavera era primavera anche in città.
[Lev Tolstoj, Resurrezione, immagine di Iban Barrenetxa]
venerdì 18 Marzo 2022

E Lev Tolstoj ha poi scritto, nel 1884, a cinquantasei anni: «Se c’è qualcuno che dirige le cose della vita, vorrei rimproverarlo. È troppo difficile e spietata».
venerdì 18 Marzo 2022

Dio ha detto agli uomini di fare una cosa: di amarsi l’un l’altro. Questa cosa bisogna imparare a farla.
[Lev Tolstoj, Preghiera per la nipotina Sònička, in Perché la gente si droga, a cura di Igor Sibaldi, Milano, Mondadori 2008, p. 490 (immagine da @sovietvisuals)]

martedì 12 Ottobre 2021

Era così celebre che non aveva un posto in cui fuggire
I romanzi brevi di Lev Nikolaevič Tolstoj
[Ho pianto molto quando ho descritto l’ultima parte della fuga di Tolstoj, perché era così celebre che non aveva nessun posto in cui fuggire.
Non era stato capace di rifare il mondo e non era stato capace di trovare un posto tranquillo dove essere buono, solo buono.
Viktor Šklovskij]
To soréla entertainment organizza: Era così celebre che non aveva nessun posto in cui fuggire. un corso di scrittura che prevede la lettura di sette romanzi brevi di Lev Tolstoj.
Ci troveremo, su zoom, per 8 martedì (24 e 31 agosto, 7, 14, 21, 28 settembre, 5 e 12 ottobre), dalle 20 e 30 alle 23, dopo aver letto sette romanzi brevi di Lev Tolstoj: I cosacchi (da I cosacchi e altri racconti, trad. di Luisa De Nardis, Garzanti), Felicità familiare (traduzione di Laura Salmon, Garzanti), Due ussari, (da I cosacchi e altri racconti, trad. di Luisa de Nardis, Garzanti); La sonata a Kreutzer, (da La sonata a Kretuzer e altri racconti, trad. di Laura Salmon, Garzanti); Il diavolo, (da La sonata a Kretuzer e altri racconti, trad. di Laura Salmon, Garzanti) Cholstomer, (da I cosacchi e altri racconti, trad. di Luisa de Nardis, Garzanti); Padre Sergij (da La sonata a Kretuzer e altri racconti, trad. di Laura Salmon, Garzanti) e scriveremo delle cose a partire dai testi che abbiamo letto.
Costa 250 euro, massimo 25 iscritti; per iscrizioni e informazioni: scuoletosorela@gmail.com.
[L’immagine è di Iban Barrenetxa]
