giovedì 15 Agosto 2024
Tolstoj disse una volta a Čechov: «Sapete, io detesto Shakespeare, ma le vostre commedie le trovo ancora peggio delle sue».
[Natalia Ginzburg, Anton Čechov. Vita attraverso le lettere, Torino, Einaudi 1989, trad. Gigliola Venturi e Clara Coïsson, p. XLIV]
martedì 23 Luglio 2024
Ecco, questo processo qua, togliere una cosa dall’imballaggio, sottrarre una cosa, o un concetto, dall’automatismo della percezione, Tolstoj, in questo racconto, non lo fa con la fustigazione, o con suo figlio, o con sua nonna, o con suo padre, o con un bottone, lo fa con la morte, e ottiene un effetto che ha fatto scrivere a Pëtr Il’ič Čajkovskij: “Ho letto La morte di Ivan Il’ič. Sono più che mai convinto che il più grande scrittore di tutti i tempi è Lev Nikolaevič Tolstoj”.
[Ho appena rinnovato il contratto per i diritti della traduzione della Morte di Ivan Il’ič, di Tolstoj (il ritratto di Tolstoj a piedi nudi è di Repin)]
mercoledì 20 Marzo 2024
Per quanto gli uomini si sforzassero, radunandosi a centinaia di migliaia in un posto piccolo, deturpando quella terra sulla quale si eran stretti, per quanto soffocassero la terra di pietre perché niente, in lei, nascesse, per quanto estirpassero ogni erba che spuntava, per quanto esalassero fumo di pietra, di carbone e di nafta, per quanto tagliassero alberi e cacciassero tutti gli animali e gli uccelli, la primavera era primavera anche in città.
[Lev Tolstoj, Resurrezione]
venerdì 15 Dicembre 2023
Un contadino ha fame. Compra un panino e lo mangia in un boccone, ma ha ancora fame. Compra un altro panino e mangia anche quello, ma ha ancora fame. Allora ne compra un altro, e, dopo averlo mangiato, continua a aver fame. Alla fine compra delle ciambelle, e quando ne ha mangiata una si sente sazio. A quel punto, si batte sulla fronte e dice: «Che stupido che son stato! Perché ho mangiato tanti panini? Per essere sazio, mi sarebbe bastato mangiare fin dall’inizio una ciambella».
[Fiaba di Tolstoj che dico nell’introduzione a Pierino e il lupo, di Prokof’ev, domenica, a Perugia, con l’orchestra da camera di Perugia diretta da Enrico Bronzi, io faccio il narratore]
martedì 7 Novembre 2023
A metà dell’inverno Vrònskij trascorse una settimana molto noiosa. Venne addetto a un principe straniero arrivato a Pietroburgo, e dovette mostrargli le cose notevoli della città. Il principe godeva di una salute non comune anche tra i principi: e con la ginnastica e una buona cura del proprio corpo aveva acquistato un tale vigore che, nonostante gli eccessi ai quali si abbandonava nei divertimenti, era fresco come un grosso cetriolo olandese verde lucido.
[Lev Tolstoj, Anna Karenina, traduzione di Pietro Zveteremich, Milano, Garzanti 1981, p. 362]
martedì 31 Ottobre 2023
Dio ha ordinato agli uomini di fare una cosa: amarsi l’un l’altro. È questo che bisogna imparare a fare.
Lev Tolstoj alla sua nipotina, Sonečka
[l’immagine è una scatola di fiammiferi sovietica con la scritta No alla guerra]
domenica 15 Ottobre 2023
Tutte le famiglie felici.
venerdì 29 Settembre 2023
Venerdì 29 settembre,
a Torino,
per Torino
spiritualità,
al Circolo dei lettori,
alle 21,
La cosa più normale
e la più terribile,
La morte in Lev Tolstoj.
lunedì 25 Settembre 2023
Nella Morte di Ivan Il’ič, di Lev Tolstoj, Ivan Il’ič a un certo punto arreda l’appartamento che ha comperato, e ci mette «tutto quello che si trova di solito nelle case di quelli che non sono proprio ricchi ma che vogliono assomigliare a dei ricchi e finiscono così per assomigliarsi tra loro: damaschi, ebani, fiori, tappeti e bronzi, tutto scuro e brillante»; nell’appartamento di Ivan Il’ič «c’era tutto quello che le persone di un certo ceto trovano per assomigliare a tutte le persone di un certo ceto. E da lui assomigliava talmente, che era come se non si vedesse niente, ma a lui questo sembrava, in un certo senso, un tratto distintivo».
Ecco.
Ci son dei libri che son scritti così bene, in italiano italiano, damaschi ebani fiori tappeti e bronzi, che è come se non si vedesse niente.
[Oggi ricominciano le lezioni all’università, questa è parte della mia prima lezione agli studenti del primo anno della specialistica]
domenica 17 Settembre 2023
E al mattino mi vien da pensare che si mette a posto tutto, che ce la facciamo, e poi mi torna in mente che quei pensieri lì, in Guerra e pace, a Pierre Bezuchov gli vengono quando è ubriaco.
[Sto scrivendo un discorso che si intitola La cosa più normale e la più terribile. La morte in Lev Tolstoj, da dire al Festival Torino spiritualità venerdì 29 settembre (l’immagine è di Sergej Bondar)]