Oggi

Oggi ho perso il portafoglio e, dopo un paio d’ore, l’ho ritrovato, e mi sembra di essere stato così bravo, invece ho perso il portafoglio per un paio d’ore.

Strette

A Venezia mi ricordo sempre di quando sono andato in Russia in macchina, nel ‘95, che loro non avevano mai visto una 2CV e un doganiere mi ha chiesto Ma voi, in Italia, avete le macchine strette perché le strade sono strette? Sì, gli ho risposto io.

Dopo

Dopo c’è uno che poteva stare a letto, l’ultimo dell’anno, invece è andato a correre, l’ultimo dell’anno, e forza Parma.

La condizione normale

Stare sdraiato, per Il’ja Il’ič non era né una necessità, come per un malato o per una persona che voglia dormire, né un caso, come per chi sia stanco, né un piacere, come per un fannullone: era la sua condizione normale.

[Questi ultimi giorni, per me]

Una cosa

Una cosa che non avrei mai detto, che è successa nel 2023, è che ho ricominciato a andare dal barbiere.

Tutti i torti

Per degli anni, io, le elezioni, non è che ho partecipato tanto, perché non ho mai trovato, per degli anni, un candidato che rispondesse al minimo requisito che serviva per avere il mio voto, che era non presentarsi alle elezioni. Uno che non si presenta, lo potrei forse anche votare, se uno ha la faccia tosta di presentarsi non ci penso minimamente, ho pensato per degli anni e non avevo tutti i torti, secondo me.

In stazione a Bologna

Sono in stazione a Bologna, aspetto un treno che mi porti a Firenze, dove aspetterò in treno che mi porterà a Arezzo, dove mi viene a prendere Enrico Bronzi e andiamo a Perugia dove facciamo Pierino e il lupo.

Paura

Io ormai tutti i giorni, quando vado in bicicletta verso la stazione, penso che mi sono dimenticato il computer e che non potrò fare la lezione che pensavo di fare. Poi, tutti i giorni, controllo nello zaino, e c’è, il computer. Io non ho paura di invecchiare, ho paura di rimbambire.

Fumare in piazza Duomo

Fumare in piazza Duomo.

L’aspirapolvere

Stanotte ho finito un romanzo e, mi succede sempre, stamattina mi viene in mente mia mamma che, il giorno che ho consegnato la tesi, son tornato a casa, lei stava tirando l’aspirapolvere, ha visto la faccia che avevo mi ha chiesto Cos’hai? Ho consegnato la tesi, le ho detto io, non so cosa fare. E lei m’ha dato l’aspirapolvere Tira un po’ l’aspirapolvere, mi ha detto.