Stalker

mercoledì 12 Ottobre 2022

Devi fare il bene dal male, perché si può fare solo da quello.

Robert Penn Warren

[In libreria da oggi l’edizione integrale, non censurata, di Picnic sul ciglio della strada, dei fratelli Strugackij (dal quale Tarkovskij ha tratto Stalker) tradotto da Diletta Bacci e da me]

Kiev

mercoledì 20 Aprile 2022

C’era un bellissimo freddo, mi ricordo, sui quindici gradi sotto zero, le stelle… Ah, che stelle ci sono in Ucraina. Adesso sono sette anni circa, che abito a Mosca, ma ho comunque sempre nostalgia della patria. Mi si stringe il cuore, delle volte ho una voglia tormentosa di salire sul treno… e via! Vedere ancora i burroni coperti di neve… Il Dnepr… Al mondo non c’è una città più bella di Kiev”.

[Ristampiamo Memorie di un giovane medico, di Michail Bulgakov]

Ci sia lui

giovedì 10 Marzo 2022

L’aldilà? Un grande spiazzo, alberi, ombra, una tazza di tè e Čechov. Fosse così, ci potrei credere. Ma a una condizione: che ci sia lui.

Katherine Mansfield

[Fausto Malcovati, Milano, Marcos y Marcos 2015, p. 13]

Povero disgraziato

lunedì 7 Marzo 2022

Poi accadde. Una sera, mentre la pioggia batteva sul tetto spiovente della cucina, un grande spirito scivolò per sempre nella mia vita. Reggevo il suo libro tra le mani e tremavo mentre mi parlava dell’uomo e del mondo, d’amore e di saggezza, di delitto e di castigo, e capii che non sarei mai più stato lo stesso. Il suo nome era Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Ne sapeva più lui di padri e figli di padri e figli di qualsiasi altro uomo al mondo. e così di fratelli e sorelle, di preti e mascalzoni, di colpa e di innocenza. Dostoevskij mi cambiò. L’idiota, I demoni, I fratelli Karamazov, Il giocatore. Mi rivoltò come un guanto. Capii che potevo respirare, potevo vedere orizzonti invisibili. L’odio per mio padre si sciolse. Amavo mio padre, povero disgraziato sofferente e perseguitato. Amavo anche mia madre, e tutta la mia famiglia. Era tempo di diventare uomo, di lasciare San Elmo e andarmene nel mondo Volevo pensare e sentirmi come Dostoevskij. Volevo scrivere.

[John Fante, La confraternita del Chianti, traduzione di Francesco Durante, Milano, Marcos y Marcos 1995, p. 71 grazie a Enrico Mariani (@89Enrico)]

Kiev

lunedì 28 Febbraio 2022

C’era un bellissimo freddo, mi ricordo, sui quindici gradi sotto zero, le stelle… Ah, che stelle ci sono in Ucraina. Adesso sono sette anni circa, che abito a Mosca, ma ho comunque sempre nostalgia della patria. Mi si stringe il cuore, delle volte ho una voglia tormentosa di salire sul treno… e via! Vedere ancora i burroni coperti di neve… Il Dnepr… Al mondo non c’è una città più bella di Kiev”.

[Michail Bulgakov, Memorie di un giovane medico, Marcos y Marcos]

Esce domani

martedì 16 Novembre 2021

A Egor il direttore non piaceva: contento, corpulento… Ma soprattutto non gli andava a genio che fosse contento. Egor non sopportava le persone contente.

[Vasilij Šukšin, Viburno rosso, traduzione di Sara Aimone, Marta Arnesano, Diletta Bacci, Lucia Cervellino e Carlotta Pezzoni, Milano, Marcos y Marcos 2021, p. 95 (esce il 17 novembre)]

A piangere

lunedì 18 Ottobre 2021

Nell’autunno del 1972, in un ospedale moscovita, Lidija Nikolaevna Fedoseeva, moglie dello scrittore, regista e attore Vasilij Makarovič Šukšin, ricoverato in quell’ospedale, lo trova con gli occhi lucidi.
«Cos’è successo?» gli chiede.
Šukšin le allunga un manoscritto. «Ho scritto questa roba… Solo, non leggerla adesso. Dopo. A casa».
«Sono andata a casa», racconta Lidija Nikolaevna «ho letto, e sono scoppiata a piangere».

[Sta per uscire, per Marcos y Marcos, la nuova edizione di Viburno rosso, tradotto da Sara Aimone, Marta Arnesano, Diletta Bacci, Lucia Cervellino e Carlotta Pezzoni]

Tutto

giovedì 26 Agosto 2021

Anja, cara, sono un mostro! Ieri sera alle dieci ho vinto milletrecento franchi netti. Oggi non ho più una copeca. Tutto! Ho perso tutto.

[Fedor Dostoevskij, La febbre del gioco, a cura di Fausto Malcovati, Milano, Marcos y Marcos 2021, p. 53]

Ogni volta che entri

lunedì 1 Marzo 2021

Ernest sta dietro al bancone, pulisce i bicchieri e li guarda controluce. Cosa, peraltro, davvero incredibile: ogni volta che entri, questi baristi stanno eternamente a pulire i bicchieri, come se da ciò dipendesse la salvezza della loro anima.

[Arkadij e Boris Strugackij, Picnic sul ciglio della strada, traduzione di Luisa Capo, Milano, Marcos y Marcos 2011, p. 55]

Amabile dottore

lunedì 2 Novembre 2020

“Noti, amabile dottore” dissi io “che se non ci fossero gli sciocchi il mondo sarebbe un posto ben noioso”.

[Michail Lermontov, Un eroe di nostri tempi, Milano, Marcos y Marcos 2017, p. 127]