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mercoledì 9 Febbraio 2022

Racconta la figlia di Dostoevskij, Ljubov’, che alla veglia funebre di suo padre, quando è arrivato un inviato della corte a informare sua mamma, Anna Grigor’evna, che a nome di Alessandro II le era stata assegnata una pensione statale, e che era stato deciso di educare i suoi figli a spese dello Stato, lei, Anna Grigor’evna, si è alzata tutta contenta per dare la bella notizia a suo marito. Che era morto. «In quel momento – ha detto Anna Grigor’evna – mi sono resa conto per la prima volta che da quel momento in poi avrei dovuto vivere da sola, e che non avevo più un amico con cui poter condividere la gioia e il dolore».

[Il 9 febbraio 1881, 141 anni fa, è morto, nella sua casa di Pietroburgo, Fëdor Michajlovič Dostoevskij]

Una venerazione

martedì 23 Novembre 2021

La generalessa aveva una venerazione per il marito. Tuttavia quello che le piaceva più di tutto era che lui fosse generale e lei, grazie a lui, generalessa.

[F. M. Dostoevskij, Il villaggio di Stepánčikovo e i suoi abitanti, trad. di Miriam Capaldo, Roma, Castelvecchi 2021 p. 19]

Oggi

venerdì 19 Novembre 2021

E la signora aveva detto «Lei non è Dostoevskij», e Korov’ev aveva chiesto «E come fa a saperlo?», e la signora aveva detto «Dostoevskij è morto», e lui aveva riposto «Protesto! Dostoevskij è immortale».

[Oggi, a Ca’ Foscari, con Fausto Malcovati parliamo di Fëdor Michajlovič Dostoevskij]

11 novembre – Radio 3

giovedì 11 Novembre 2021

Giovedì 11 novembre
nel GR3 delle 8.45
c’è una mia breve
intervista su
F. M. Dostoevskij
nel bicentenario della nascita.

Lo capisce lei?

giovedì 11 Novembre 2021

«Ma lo capisce lei — mi ripeté più volte, e gridando come faceva di solito — quello che ha scritto?».

[Giovedì 11 novembre, nel GR3 delle 8.45 c’è una mia breve intervista su F. M. Dostoevskij nel bicentenario della nascita]

Gli occhiali

sabato 23 Ottobre 2021

«Niente era più difficile per lui che sedersi a scrivere, mettersi in moto» racconta la seconda moglie di Dostoevskij. «Poi, una volta partito, scriveva velocissimamente.»

[Gli occhiali di Dostoevskij a casa Manzoni, a Milano]

Tutto

giovedì 26 Agosto 2021

Anja, cara, sono un mostro! Ieri sera alle dieci ho vinto milletrecento franchi netti. Oggi non ho più una copeca. Tutto! Ho perso tutto.

[Fedor Dostoevskij, La febbre del gioco, a cura di Fausto Malcovati, Milano, Marcos y Marcos 2021, p. 53]

1457

lunedì 16 Agosto 2021

mentre si avvicinava al casinò, cominciò a fare dei passi più brevi, in modo che, da casa, fossero esattamente 1457, poiché secondo calcoli precedenti, quello era il numero che gli portava più fortuna e lo faceva sempre vincere – niente di strano, visto che l’ultima cifra era un sette e che la somma di tutte le cifre era diciassette (di nuovo un sette) e il sette aveva qualcosa di speciale, un irriducibile numero primo, divisibile per niente altro che per se stesso e per uno, ed era un numero fortunato non solo se preso singolarmente, ma anche come elemento di numeri a due cifre – 17, 37, 47, 67 – e così via, era veramente un numero speciale e adesso era quasi arrivato ai piedi dei gradini che portavano all’edificio e doveva fare dei passi minuscoli, quasi dei passetti vezzosi, per non superare il 1457!

[Leonid Cypkin, Estate a Baden-Baden, traduzione di Margherita Crepax, Vicenza, Neri Pozza 2021, p. 103]

Succede

mercoledì 28 Luglio 2021

E tutto questo succede, credo, perché la gente si immagina che il cervello si trovi nella testa; no ve’: lo porta il vento dalle parti del Mar Caspio.

[Ristampato Tre matti. Gogol’ Dostoevskij Tolstoj]

Protesto

mercoledì 30 Giugno 2021

«Dostoevskij è morto» aveva detto la cittadina.
«Protesto!» aveva esclamato Korov’ev «Dostoevskij è immortale!»

Michail Bulgakov

[Oggi vado a registrare l’audiolibro di Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij]