30 aprile – Bergamo

mercoledì 30 Aprile 2014

Mecoledì 30 aprile,
a Bergamo,
alle ore 21,
allo spazio incontri
della fiera del libro,
sul sentierone di Bergamo,
Si sente?

Cosa c’era

giovedì 9 Maggio 2013

A Bergamo c’era un albergo con la moquette blu, della verdura, nelle cassette, messa in una pizzeria, all’ingresso, per bellezza, un discorso sull’Eugenio Onegin che mi sono sorpreso che parlava così poco dell’Eugenio Onegin, che avrei trovato forse da ridire, se non l’avessi scritto io, un succo d’ananas, un albergo con la moquette blu, una sveglia un po’ in fagottone, un treno per pendolari che mi ha portato a Milano in orario per prendere un altro treno che mi avrebbe portato a Bologna e difatti adesso sono a Bologna che ho a che fare con il controllo formale della mia dichiarazione dei redditi avviato dall’Agenzia delle entrate direzione provinciale di Bologna.

Il contemporaneo

mercoledì 8 Maggio 2013

Dopo, Puškin, come si sa, è morto in duello, con un francese, D’Anthès, che Puškin aveva sfidato a duello perché, alla fine del 1836, lui, Puškin, e molti suoi amici, avevano ricevuto un diploma, anonimo, che non si è mai capito chi l’ha mandato, che diceva che lui, Puškin, era cornuto, e siccome D’Anthès parlava spesso con la moglie, di Puškin, e girava attorno a casa sua, girava la voce che D’Anthès avesse una relazione con la moglie di Puškin, e Puškin l’aveva sfidato a duello, e aveva sparato per primo, se non ricordo male, e aveva colpito D’Anthès su un bottone, e D’Anthès allora aveva sparato anche lui e aveva colpito Puškin nella pancia, e Puškin, dopo tre giorni di agonia, era morto, e durante l’agonia, tra le altre cose che gli avevano chiesto, c’era cosa voleva dire ai critici e lui sembra che abbia risposto Dite a quelli che mi hanno voluto far male che ci sono riusciti, e prendo questa informazione da un libro molto bello, di Serena Vitale, che si chiama Il bottone di Puškin, e racconta gli ultimi giorni di Puškin, e è scritto come fosse un romanzo e ci si legge, tra le altre cose, il parere di un contemporaneo di Puškin su una rivista diretta da Puškin, che si intitolava Sovremennik, cioè, Il contemporaneo, e il parere di questo signore, funzionario del Dipartimento della giustizia, K. N. Lebedev, è il seguente:

Ho ricevuto Il contemporaneo di Puškin. Valeva la pena di aspettarlo tre mesi? Certi versetti, articoletti, raccontini, analisi critiche. Non è così che bisogna affrontare la cosa. Non scherzosamente letterario, non solo letterario, deve essere un “Contemporaneo”. Il nostro tempo è superiore a questo. A che pro questo tono di conversazione famigliare? I racconti del signor Gogol: ma si possono pubblicare racconti del genere?

si chiedeva il 14 aprile del 1836 qusto signor Lebedev che era un signore che, poveretto, non lo sapeva che avrebbe fatto una così brutta figura, a scrivere queste cose.

[Un pezzetto del discorso di stasera a Bergamo sull’Onegin come romanzo di formazione (chissà)]

28 aprile – Bergamo

giovedì 28 Aprile 2011

Giovedì 28 aprile,
a Bergamo,
alle ore 21,
allo spazio Polaresco,
in via del Polaresco, 15
Discorso sull’Orlando Furioso
(dentro questa
rassegna qui).

Orlando Furioso a Bergamo

mercoledì 27 Aprile 2011

Buonasera. Si sente? Grazie. Faccio una piccola premessa. Intanto devo dire che sono contento che mi avete chiamato a parlar dell’Orlando Furioso, dopo che mi avevate chiamato anche l’anno scorso a parlare di Anna Karenina, sono talmente contento che direi quasi perfino che sono molto contento se non fosse che io, dell’Orlando Furioso, non ne so niente.

Non sapevo tanto neanche di Anna Karenina, a dire il vero, tanto che l’anno scorso, una signora, del pubblico, io non l’ho sentita, ma mi han raccontato che intanto che stavo parlando di Anna Karenina, o, meglio, intanto che raccontavo alcuni dei motivi che mi impedivano di parlare direttamente di Anna Karenina, una signora del pubblico, mi han raccontato, ha detto, rivolta alla persona che le stava davanti, cioè, in sostanza, rivolta a me, visto che lei era seduta come siete seduti voi e siete tutti rivolti verso di me, se non sbaglio, ha detto, dicevo, “E a me cosa me ne frega?”.

E si è alzata è andata via.

[Inizio del discorso sull’Orlando Furioso di venerdì prossimo, a Bergamo, allo spazio Polaresco]

Bergamo

venerdì 30 Aprile 2010

Bergamo è piena di bandiere tricolori, a tutte le finestre. Sembra una protesta contro la lega, invece è il raduno degli alpini.

29 aprile – Bergamo

lunedì 16 Novembre 2009

Giovedì 29 aprile,
a Bergamo,
allo spazio Polaresco,
in via del Polaresco, 15
alle ore 21,
nell’ambito dell’iniziativa
Un grande classico,
discorso su Anna Karenina

Si dice ancora

domenica 19 Luglio 2009

Ieri, a Bergamo, c’era un signore che ci ha chiesto se in Emilia si dice ancora Che dio ti maledica. Quando gli abbiam detto che si dice ancora era contento.