Appunto

giovedì 28 Febbraio 2013

Continuo a pensare alla cuoca di Lenin.
Anche gli appunti, che prendo: la cuoca di Lenin, la cuoca di Lenin.
Poi leggo, nei miei, per così dire, taccuini: Al freddo e al gelo.
Quando si è al freddo, si è sempre anche al gelo.
Poi leggo: Governo di responsabilità nazionale.
La responsabilità, è sempre nazionale.
Non c’è la responsabilità regionale, né quella comunale, né quella frazionale.
Cioè tipo: 2/3 di responsabilità. O 7/8.
Come la colpa negli incidenti.
Che possono essere stradali, o domestici.
Così come i gatti, anche loro: stradali, o domestici.
Gatti che sono, come si sa, animali notturni.
Diversamente dai bambini, mi ha detto una volta la Battaglia, che sono giornurni, come animali.

Le è piaciuto

venerdì 22 Febbraio 2013

La Battaglia stasera per la prima volta ha visto una cosa che c’ero io che presentavo, Rosalie Blum, di Camille Jourdy, a Bologna, alla Feltrinelli.
Ero un po’ preoccupato perché era, in parte, in francese, ed erano discorsi forse un po’ noiosi, per una bambina di otto anni.
Durante la presentazione non la vedevo, era là in fondo.
Alla fine le ho chiesto Ti è piaciuto?
Sì, mi ha detto lei.
È stato noioso? le ho chiesto.
Sì, mi ha detto lei.
Molto?
Sì.

Casi in cui casca la faccia

giovedì 21 Febbraio 2013

C’è una poesia di Nino Pedretti che si chiama Domanda che dice, più o meno:

Dove si nasconderanno,
le poesie che non son capace di scrivere,
che le ho cercate tanto
che son quelle che mi piaccion di più,
che non le posso leggere
neanche col desiderio?

Il traduttore dell’edizione dove l’ho trovata (Nino Pedretti, Poesie in dialetto romagnolo, Rimini, Pazzini 2006, p. 64), che forse è lo stesso Pedretti (non mi sembra sia indicato, c’è scritto solo Prefazione di Gualtiero De Santi) il traduttore, dicevo, il terz’ultimo verso, «ch’l’è quelli ch’a m pis ad piò», nell’originale, lo traduce «che sono quelle che amo di più», che io, il verbo amare, non so, la Battaglia, che ha otto anni, lo usa tranquillamente, io invece mi casca la faccia, a dire «Io amo», forse perché non esiste in dialetto parmigiano.

Cose che succedono

lunedì 28 Gennaio 2013

E dopo a un certo punto, ieri sera, ho sentito la voce della Battaglia, che veniva dal bagno, che diceva «Papà, sono stupefatta, è tutto pulito».

La mia mucca

giovedì 17 Gennaio 2013

La mia mucca è turchina
si chiama Carletto
le piace andare in tram
senza pagare il biglietto.
Confina a nord con le corna,
a sud con la coda.
Porta un vecchio cappotto
e scarpe fuori moda.
La sua superficie
non l’ho mai misurata
dev’ essere un po’ meno
della Basilicata.
La mia mucca è buona
e quando crescerà
sarà la consolazione
di mamma e papà.
(Signor maestro, il mio tema
potrà forse meravigliarla:
io la mucca non ce l’ho,
ho dovuto inventarla.)

[Gianni Rodari, Fra i banchi, illustrazioni di Giulia Orecchia, Trieste, Einaudi ragazzi 2013, p. 34 (scelto e digitato dalla B.)]

Ristorante la Battaglia

lunedì 5 Novembre 2012

Sulla porta della sua stanza la Battaglia ha messo un cartello che c’è scritto «Ristorante la Battaglia, si preparano soprattutto dolci».