Scuola elementare.

E domenica

sabato 10 Maggio 2025

E domenica c’è Parma Napoli, non si sa ancora a che ora, e io non so ancora se riesco a vederla o no, immagino di no.
Ma troverò sicuramente un albergo, dove guardarla, è così bello, vedere le partite in albergo.

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Innocenti

sabato 10 Maggio 2025

Qualche giorno fa ho risposto a delle domande di Cesare Martinetti per tuttolibri; l’accordo era di non cambiare niente, l’intervista è uscita oggi, e sono saltate una domanda e una risposta; per completezza, copio qua sotto l’inizio dell’intervista così com’era, la domanda (e la risposta) saltata è la penultima. Il titolo è: «Insopportabili, questi russi. E nessun popolo è innocente». Che non sono sicuro sia una cosa che ho scritto.

Perché Delitto e Castigo è il romanzo della sua vita?

È il primo romanzo russo che ho letto, avevo 15 anni, quando l’ho finito ne ho cercati degli altri.

Chi ha scritto il romanzo perfetto? Dostoevskij o Tolstoj? O Flaubert?

A me i romanzi, come le persone, forse, non piacciono per le perfezioni ma per le imperfezioni. A me piacciono molto i russi, e una volta, dopo un incontro nel quale ne avevo parlato, mi hanno chiesto di definire, con una parola, i russi, e io ci ho pensato e poi ho detto «Insopportabili». Anche la mamma di mia figlia, quando mi piace, e glielo voglio dire le dico «Sei insopportabile».

A cosa servono i russi?

Questo è il titolo di un podcast che ho fatto con Chora Media, per avere la risposta bisogna ascoltare il podcast, che non dura tantissimo, un paio d’ore.

Che filo c’è tra la sua Russia letteraria e quella che sta facendo la guerra all’Ucraina?

Questa cosa l’ho raccontata decine di volte e la racconto un’altra volta molto volentieri. Una volta ero a Pietroburgo con un mio amico, che si chiama Tim passeggiavamo sul Litejnyj prospekt, una delle lunghe strade rettilinee che si trovano in quella città, e siamo passati davanti alla sede dei servizi segreti, l’ex Kgb, un grande edificio che i pietroburghesi chiamano “Bol’šoj dom”, “La grande casa”, e quel mio amico mi ha detto che un ex funzionario del Kgb aveva proposto di fare diventare quell’edificio monumento letterario. La proposta ha destato stupore, gli hanno chiesto «Ma perché?», «Come perché?» ha risposto lui «son passati tutti di qui». E aveva ragione. Tutti i più grandi scrittori russi del Novecento sono passati di lì e qualcuno, di lì, non è uscito. La letteratura russa è, non solo oggi, anche in epoca sovietica e zarista, il più grande nemico del potere russo, e mi sembra che diffonderla non significhi fare un piacere al potere ma fargli un dispetto.

La letteratura russa è innocente?

Che strana domanda.

Il popolo russo è innocente?

Il popolo tedesco è innocente? Il popolo italiano è innocente? Il popolo israeliano è innocente? E il popolo palestinese? Il popolo turco? Il popolo statunitense? Che strana locuzione, il popolo statunitense. Esiste? Non uso popolo americano perché l’America è un continente composto, per gran parte, da persone che parlano spagnolo o portoghese per via di quello che Zvetan Todorov in un libro molto istruttivo ha chiamato «Il problema dell’”altro”» (Il libro si intitola La conquista dell’America, in riferimento alla quale mi viene da chiedere se il popolo spagnolo è innocente. E quello portoghese?).

Conferenze

venerdì 9 Maggio 2025

Per la serie Racconti da uno scatolone: Conferenze. clic

L’ideale

giovedì 8 Maggio 2025

l’ideale sarebbe trarre dei libretti dai Fincipit, l’idea di Alessandro Bonino e Stefano Andreoli che consiste nel prendere un inizio di un romanzo (o poesia, o canzone) e farlo finire subito. «Ei fu, siccome immobile, pagava l’ICI»; «Chiamatemi Ismaele. “Ismaeleeee!”»; «Una rotonda sul mare, è mia sorella che nuota»; «Respiri piano per non far rumore o sei proprio morta?»; «Chiamatemi Ismaele, che a me vede il numero e non mi risponde»; «Ho visto le menti migliori della mia generazione e ho pensato “Ah, andiam bene”; «Tutti ormai lo chiamavano don Ciccio. Anche se il suo vero nome era Ismaele».

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In due

mercoledì 7 Maggio 2025

Lo dico sempre anch’io, in due è il massimo, | per stare insieme, se vuoi stare insieme, in dieci, in venti, | come fai a stare insieme? | la gente invece gli piace d’essere in tanti, | «Eravamo una trentina, | senza contare i bambini», e sono contenti, | «Stiamo insieme», | che non vuol dir niente, starai attaccato, non insieme, | più siete e peggio è, | stare insieme è un’altra cosa, non te n’accorgi? | no, non se n’accorgono, | per loro, essere in pochi è come non esserci, loro | hanno bisogno d’essere in molti, in cento, in mille, | in diecimila, in centomila, | che io, ci sono stato anch’io, | per San Martino, alla festa della Pieve, | mangiare, bere, canti, ridi, urli, | perché devi urlare, è tutto un urlío, | se no non ti senti, e per loro è allegria, | che era un casino, e io lí zitto in mezzo, | cosa vuoi che dica, mi pareva, ma davvero, | d’essere solo, || invece in due, tu e lei, la sera, in casa, | a un certo momento spegni la televisione, | chiacchieri un po’, lei va di là, torna, | sorpresa! due gelati, | vuoi crema o cioccolato? | poi ogni tanto si esce, si va nei posti, | a mangiare fuori, al cinema, | il cinema è una roba, | come da bambini le favole, | si sta lí tutti a sedere, zitti, incantati, | se ti viene delle volte da dir qualcosa, dietro | c’è sempre uno che protesta: ssst! silenzio! | poi Fine, si accendono le luci, | è come svegliarsi, ti alzi, e basta un niente, | che le tieni il cappotto, che se l’infila, | che la stringi, non molto, solo sentirla.

Raffaello Baldini, Intercity

Un annuncio

martedì 6 Maggio 2025

Oggi c’è sciopero dei treni, viaggio su Italo, che è il treno garantito all’orario che mi interessa e, appena montato sul treno, ho sentito un annuncio Attenzione ai borseggiatori e alle borseggiatrici, che è molto corretto, che se dicevano solo Attenzione ai borseggiatori le borseggiatrici ci restavano male, e viceversa, mi viene da aggiungere perché ho paura.

Le solite cose

martedì 6 Maggio 2025

E «A mor», in dialetto parmigiano non significa «Amore», significa «Io muoio»

[Domani, a Radio 2 social club, leggo il pezzo che ho scritto per l’album Il dominio della luce di Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo (che poi sono sempre le solite cose)]

Un trasloco

lunedì 5 Maggio 2025

Con la letteratura russa del secondo Novecento succede una cosa stranissima che, per quanto possa sembrare inverosimile, ha a che fare con un mio trasloco.

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Sassaiole

domenica 4 Maggio 2025

Mi piace che mi grandini sul viso
la fitta sassaiola dell’ingiuria:
mi agguanto solo, per sentirmi vivo,
al guscio della mia capigliatura.

Sergej Esenin
(traduzione di Renato Poggioli)

[Sabato 17 maggio, al salone del libro di Torino, Sala Madrid, 13 e 45, E questo cielo, e queste nuvole. Tradurre la poesia]

Ecco

sabato 3 Maggio 2025

35 / sabato 3 maggio
Parma – Como
Stadio Ennio Tardini
Ore 15:00

Che due maroni.

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