Venerdì

lunedì 25 Marzo 2024

E i lettori di Dostoevskij si arrampicavano su per le scale fino all’ultimo piano e i muri delle scale erano pieni di scritte, e di graffiti, come quelli della casa dove abitava Bulgakov a Mosca, e dicono che ci fossero stati degli studenti che avevano scritto, sulla porta della soffitta di vicolo dei Falegnami, al numero 5: «Raskol’nikov, abbiamo una vecchia che, per favore, valla a trovare, si chiama Irina Dmitrievna, abita in ulica Rubinštejn, al numero 12 interno 21, è la nostra insegnante di letteratura russa, alle sette di sera è sempre in casa; vai, per favore, e non dimenticarti la scure. Grazie!».

Venerdì 29 marzo, alle 16, sono a Fahrenheit a parlare di Una notte al Museo Russo