Un’osservazione
martedì 26 Dicembre 2017
Cerco di fare un’osservazione.
Il romanzo Anna Karenina è tutto costruito su monologhi interiori, si potrebbe dire, sull’incomprensione reciproca.
Forse questa dichiarazione è inattesa, ma rileggendo più volte il libro, ci si stupisce più che leggendo Dostoevskij. Là i personaggi pensano tutti allo stesso modo, come se fin dall’infanzia avessero letto un solo autore: Dostoevskij.
[Viktor Šklovskij, L’energia dell’errore, traduzione di Maria Di Salvo, Roma, Editori Riuniti 1984, p. 186]