Una finestra
Picasso raccontava che alle sue prime mostre gliene dissero di tutti i colori; tuttavia, soggiungeva, non ci hanno mai ammazzato. Nemmeno noi hanno ammazzato. Le parole storpiate e stravolte si confondevano con un solo boato. Sembrava la lingua transmentale.
Il passato riceveva il proprio futuro con urla ed insulti. Non sappiamo mai con che vesti si presenterà il futuro.
Solo il tranquillo, compassato accademico Baudouin de Courtenay, venuto a un nostro dibattito sulla lingua transmentale, quando restammo soli, mi disse: «Quanto a voi, vi posso dire una sola cosa: avete una finestra che s’affaccia sulla verità». Ed ecco, da quella finestra mi rivolgo a voi.
[Viktor Šklovskij, La lingua transementale 70 anni dopo, a cura di Marzio Marzaduri, in Il Verri numero 9-10, marzo giungo 1986]