Una cosa emiliana non tanto emiliana
L’altroieri sera, al museo Guatelli, intanto che quelli dell’Usignolo suonavano una versione strumentale della canzone che a me mi sembra la canzone più emiliana che si possa immaginare, forse perché era, forse, la canzone preferita di mia nonna, intanto che ascoltavo l’Usignolo ho pensato che quella canzone lì, secondo me, era una canzone argentina. Dopo poi ieri ci sono andato a vedere, non era argentina, era stata scritta da due italiani, lombardi, credo, la musica da Eros Sciorilli, le parole da Alberto Testa, che, mi sembra, è quello che ha scritto anche Quando quando e Grande grande grande. Io pensavo che fosse argentina perché ce n’è una versione in spagnolo che, ho scoperto, è stata, negli anni settanta, adottata, se così si può dire, dagli studenti spagnoli antifranchisti. Ecco, quella canzone lì, emiliano-lombarda-argentino-spagnola, ho visto che su youtube ce n’è una versione in costume, anche (Clic).