Un trasloco

martedì 29 Novembre 2011

Per noi, in quegli anni, più della guerra con la Corea, più dell’alleanza con la Cina, più della morte di Stalin, più della bomba all’idrogeno, più della campagna delle terre vergini, più della crisi della Baia dei Porci, più della firma del patto di Varsavia, più del ventesimo congresso del partito, più della guerra di Suez, più del lancio del primo Sputnik, per noi fu più importante il fatto che Andrej Nikolaevič aveva cambiato casa, dice la voce narrante di Filosofia di un vicolo di Aleksandr Pjatigorskij filosofo emerito dell’università di Cambridge amico intimo di Jurij Lotman attore noto al mondo per la sua partecipazione a Caccia alle farfalle di Ioseliani nel ruolo del capo degli arancioni dimostrando l’importanza dei traslochi in un modo così limpido così inoppugnabile che adesso dovrebbe essere evidente anche a voi, che un trasloco è un evento di tale portata che ci si possono scrivere sopra non uno, ma molti romanzi, gli dico alle voci.

[Da Si chiama Francesca, questo romanzo, nuova edizione in uscita in gennaio per Marcos y Marcos, p. 217]