Turgenev

lunedì 1 Marzo 2010

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– Be’, anche se non mi capisci molto bene, ti annuncio quel che segue: secondo me, è meglio spaccare i sassi per la strada, che permettere a una donna di possedere anche una falange di un tuo dito. È tutto… – Bazarov stava per pronunicare la sua parola preferita, «romanticismo», ma si trattenne e disse: – una sciocchezza. Tu adesso non mi crederai, ma io ti dico: io e te siamo capitati in una compagnia femminile, e ci stavamo bene; ma abbandonare una compagnia del genere è come roversciarsi addosso dell’acqua fredda in un giorno caldissimo. Un uomo non ha tempo di occuparsi di queste inezie. Un uomo deve essere crudele, dice un ottimo probverbio spagnolo. Ecco tu per esempio, – aggiunse rivolgendosi al contadino che sedeva in serpa, – tu, uomo intelligente, ce l’hai una moglie?
– La moliéra? C’è. Come fai, senza moliéra?
– La picchi?
– La moliéra? Delle volte. Ma sol se gh’è il motivo.
– Benissimo. E lei ti picchia?
Il contadino tirò le redini.
– E, che lavor c’a t’è dit, signor! At schersi semper… – era evidente che si era offeso.

[Ivan Sergeevič Turgenev, Padri e figli, capitolo XIX – esce in aprile]