Su Zavattini per il circolo dei lettori
Mi chiedi come mai ho deciso di parlare di Cesare Zavattini, allora sono andato nel mio blog a cercare le cose che ci sono, di lui, e ho trovato questa: «Alzi la mano chi non si gratta mai i coglioni». Che va bene. Poi sono andato avanti ho trovato questa: «Io voglio morire lo stesso giorno che non sono più buono di vestirmi e di svestirmi da solo». Poi sono andato avanti ho trovato questa: «Qui ci vorrebbe proprio un punto esclamativo». Poi sono andato avanti ho trovato questa. «Vi racconterò la mia vita. Giuro sui miei figli che ho coscienza che non è più rilevante di quella di nessun altro, ma ormai non resisto alla tentazione, perché ho la speranza di trovarci dentro non so che pagina non so che anno, una grande sorpresa». Poi sono andato avanti ho trovato questa: «La pianola di mia nipote Nicoletta, a schiacciare i diesis alti veniva fuori il suono del clacson». Poi sono andato avanti ho trovato questa: «Certe parole in dialetto mi piacciono quasi come le donne». Poi mi sono fermato perché mi veniva da piangere.