Sera

giovedì 18 Aprile 2024

Così come una grande impressione mi ha fatto, la prima volta che l’ho visto, un grande quadro di qualche anno prima, questo di ambientazione mitologica, L’ultimo giorno di Pompei, di Karl Pavlovič Brjullov, che è un quadro che fa paura, sembra che le statue ti crollino addosso e, allora non lo sapevo, ma mi piace che sia in questa sala Brjullov del Museo Russo che una giovane, magrissima Anna Achmatova, all’inizio degli anni dieci del Novecento, ripetendosi i versi dell’ultima raccolta Innokentij Annenskij, trovi una nuova forma musicale che le fa scrivere le poesie che entreranno nella sua prima raccolta del 1912, Sera.

[Oggi, con Una notte al museo russo, sono a Bari e Bisceglie]