Se il Profeta era un campagnolo

martedì 6 Dicembre 2011

La profezia variava, infatti, conforme al temperamento del Profeta: così, se il Profeta era di temperamento allegro, si rivelavano a lui pace, vittorie, e tutto ciò che muove l’uomo alla letizia; ed in fatti, gli uomini di simile carattere hanno, per lo più, immagini di questo genere. Se, al contrario, il Profeta era di carattere triste, si rivelavano a lui guerre, supplizi e ogni sorta di mali; e, così, secondo che il Profeta era misericordioso, mite iracondo, o austero egli era più atto a queste che a quelle rivelazioni.
La rivelazione variava, poi, conforme alla disposizione dell’immaginazione; cioè, se il Profeta era elegante egli percepiva la mente di Dio con stile anche elegante. Se, al contrario, era un uomo confusionario percepiva soltanto con immaginazione confusa; e ciò ancora più riguardo alle rivelazioni che gli si rappresentavano per mezzo di immagini; così, se il Profeta era un campagnolo, non vedeva che vacche e buoi, se era soldato, comandanti e eserciti, se uomo di corte, troni e cose regali.

[Baruch Spinoza, Trattato teologico politico, traduzione di Sante Casellato, Milano, Fabbri editori 2001, p. 39]