Se dicessero che fa male

martedì 4 Maggio 2010

[Dal quinto quaderno della Scuola elementare di scrittura emiliana, metto qua sotto la soluzione di Giovanni Civa al compito Scrivete l’inizio di un romanzo]

Che se un giorno al telegiornale dicessero che la lemonsoda fa male, io mica ci dormirei bene perché io la lemonsoda la uso un po’ per tutto, mi fa mal la testa prendo la lemonsoda, non ho digerito prendo la lemonsoda, mi giran le balle bevo una lemonsoda. Che poi fa bene anche quando in macchina ti viene sonno, ti fermi all’autogrill, ti bevi una lemonsoda e stai sveglio fino a casa, che però anche lì devi stare attento perché mica in tutti i bar e in tutti gli autogrill c’è la lemonsoda in boccetto o in lattina. Quella nelle nuove bottigliette di plastica se la bevon loro, la fanta lemon se la bevon loro, la schweppes lemon non sa di niente. Che se un giorno al telegiornale dicessero che chi ha bevuto più di cento lemonsode nell’ultimo anno è in pericolo di vita chiamerei l’ambulanza, più di duecento chiamerei l’ambulanza, più di trecento chiamerei l’ambulanza, più di trecentosessanta dovrei mettermi lì e pensare se ci sono stati giorni d’astinenza. Ma sarebbe certo un falso allarme figurati se la lemonsoda fa male. A volte per dire la bevo anche quando c’ho sete. Che se questa cosa qui, l’avessi raccontata quindici anni fa avrei già detto almeno trenta o quaranta figa. Figa com’è buona la lemonsoda, figa che rutti mi fa fare la lemonsoda, figa cos’è il gin-lemon con la lemonsoda, ah figa io senza la lemonsoda sto male. È stata una mia amica, la Serena, a farmi conoscere la lemonsoda, l’ha fatto per tenermi sveglio, che poi per il mio modo di parlare mi aveva detto Voi di Parma avete sempre la figa in bocca e allora mi ricordo che io avevo pensato figa me lo dici proprio te che in due settimane che usciamo non ti ho ancora vista in faccia. E niente dopo una decina d’anni ci siamo ribeccati ad un matrimonio e mi fa, ho smesso di uscire con te perché eri ingestibile. Era la stessa cosa che avevo pensato io di lei. Con la Serena ero andato a vedere Vasco Rossi in cittadella a Parma e se oggi qualcuno chiedesse a Vasco Rossi qual è stato il tuo concerto più triste, son convinto che direbbe quello in cittadella a Parma. Invece a quello di Ligabue, non il pittore, non eravamo mica andati anche se il suo disco, il suo primo disco, ci piaceva anzi gli era venuto talmente bene che il secondo infatti l’ha fatto uguale uguale al primo. Il terzo non lo so, non l’ho mica più comprato.