Rivoluzioni

sabato 11 Luglio 2015

Tre anni fa, in un periodo di grande voga, in Italia, del fenomeno MoVimento 5 stelle, per via del fatto che ero di Parma, che è stato il primo capoluogo di provincia italiano governato dal MoVimento 5 stelle, ogni tanto qualcuno mi chiedeva di scrivere qualcosa in proposito, e una volta, da un quotidiano, mi avevano chiesto di raccontare la rivoluzione del MoVimento 5 stelle e io avevo fatto come avevo fatto 20 anni prima, a Mosca, quando c’era stato l’attacco alla casa bianca di Mosca, estate del 1993 e io, che ero lì per sciver la tesi e abitavo in periferia e quel giorno ero rimasto a casa perché il giorno prima avevo bevuto, quando aveva suonato il telefono di casa mia e avevo risposto mi ero molto stupito di sentir mio fratello che, dall’Italia, mi chiedeva come stavo. E gli avevo risposto «Bene, perché?», «Perché lì c’è la rivoluzione», mi aveva detto mio fratello, e io gli avevo detto «La rivoluzione? Aspetta eh?», e mi ero messo le ciabatte, ero uscito sul balcone, avevo guardato a destra, avevo guardato a sinistra, ero tornato al telefono, avevo detto a mio fratello «Guarda che ti sbagli, qui di rivoluzioni non ce n’è». Ecco, quando da quel quotidiano, che era il foglio, mi avevano chiesto di raccontare la rivoluzione del MoVimento 5 stelle io avevo fatto così, avevo aperto la finestra, a Casalecchio di Reno, dove abito, avevo guardato a destra, avevo guardato a sinistra, ero tornato al computer avevo scritto «La rivoluzione del MoVimento 5 stelle non c’è»; ci avevo messo un po’ più di tempo, sedicimila caratteri, a raccontare questa mancata rivoluzione, dopo il pezzo non era poi uscito per una questione che non ho ancora capito bene e io, da allora, non ho più scritto per il foglio e sono contento di riprendere questa cosa su Libero anche se, devo dire, mi sbagliavo. La rivoluzione del MoVimento 5 stelle c’era, ero io che non l’avevo vista. L’ho capito in questi giorni, quando a Parma il comune ha organizzato una rassegna musicale in piazza Duomo che ha causato un po’ di polemiche perché un po’ di gente diceva che non bisognava farla in piazza Duomo e il Sindaco e l’assessore dicevano che non c’era nessun problema a farla in piazza Duomo e quando, l’altro giorno, la rassegna doveva cominciare, con un concerto di Renzo Arbore e dell’orchestra italiana, più di mille persone che avevano comprato il biglietto sono state tenute in piedi, per strada, per più di due ore e poi mandate a casa perché il concerto non si poteva fare perché non c’erano le autorizzazioni necessarie. Proteste, polemiche, e, qualche giorno dopo, il sindaco di Parma del MoVimento 5 stelle, che si chiama Federico Pizzarotti e era in vacanza negli Stati Uniti d’America, ha scritto un tweet che chiariva tutto: «Non lasciatevi convincere dai disfattisti, la realtà è il mondo come lo vediamo, non come è veramente. La visione del futuro parte da qui». La realtà è il mondo è come lo vediamo, non come è veramente. Il sole, quindi, ruota intorno alla terra, e la rivoluzione del MoVimento 5 stelle è la rivoluzione Tolemaica. Elementare. Che stupido, a non averci pensato.

[uscito ieri su Libero]