Quello che dicono e fanno gli uomini

sabato 2 Marzo 2019

A Parigi, il 6 aprile 1857, lo spettacolo di una esecuzione capitale mostra a Tolstoj «il nulla della superstizione del progresso…».

«Quando vidi la testa staccarsi dal corpo e cadere nel paniere, compresi, con tutte le forze del mio essere, che nessuna teoria sulla ragione dell’ordine esistente poteva giustificare un tale atto. Se anche tutti gli uomini dell’universo, basandosi su qualche teoria, trovassero questo necessario, io saprei che è male: poiché non è quello che dicono e fanno gli uomini a decidere quel che è bene e quel che è male, ma il mio cuore».

[Romain Rolland, Tolstoj, traduzione di Giulia Passalacqua, Roma, Castelvecchi 2014, p. 32]