Primo gennaio 1972

sabato 19 Marzo 2011

Nonostante Thomas sia tornato a casa alle quattro del mattino dopo il veglione da Paabst a Laarkirchen, era fresco come accade di rado. Ha trascorso la notte di San Silvestro con i coniugi O’Donell e l’architetto Hufnagl. Io sono andato a dormire alle 3.15 sapendo che Thomas non era ancora tornato, perché altrimenti dalla mia camera l’avrei visto svoltare verso Nathal. Avrebbe di certo suonato il clacson e avrebbe ancora fatto un salto su da noi o io giù da lui. Mi irritava che arrivasse a casa così tardi, visto che ci eravamo messi d’accordo di andare a passeggio alle dieci, così quando mi sono messo a letto ho lasciato la luce accesa in modo da fargli pensare che fossi ancora alzato, cosa che avrebbe dovuto farlo arrabbiare. Infatti Thomas mi ha poi detto che alle quattro ero ancora alzato, che aveva suonato il clacson ma che non avevo reagito. Quando gli ho detto dello stratagemma mi ha detto in tono di rimprovero: sei proprio un imbecille.

[Karl Ignaz Hennetmair, Un anno con Thomas Bernhard, il diario segreto, a cura di Claudio Groff, traduzione di Caterina Barboni, Claudia Crivellaro, Velia Februari, Claudio Groff, sl, l’ancora, 2011, pp. 8,9]