Per passare da un posto all’altro

domenica 30 Marzo 2014

accalappiacani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per passare da un posto all’altro esistono le porte. Di solito sono di legno, ma delle volte no. Di ferro di solito sono i cancelli, ma delle volte di legno. I portoni di legno si chiamano porte. Per uscire da un posto entrando in un altro, come nel parto, esistono le porte. Le mosche si posano su. I mezzi di trasporto vengono o vanno. Le porte sono mezzi di trasporto che nello stesso posto stanno. Solitamente bianche, come le pareti sono di solito. Si muovono ma restano nello stesso posto, come il mare. Le mosche si posano su, poi volano via. Via volano via, poi si posano su. Le pareti restano ferme. I ragni ci fanno le tele su. Non sulle porte, che hanno due lati; sulle pareti, che hanno un lato solo, o l’altro. Gli occhi si posano su.

[Arnaldo Antunes, As coisas, in L’accalappiacani numero 3, Roma, DeriveApprodi 2009, p. 41]