Bandella (di sinistra)
– Mi ha svegliato il rumore che proveniva da fuori, un rumore sordo come di qualcuno che batte su delle assi di legno. Sono uscito dall’armadio e mi sono diretto verso la porta.
– Delle volte la domenica mentre allungo il piatto da brodo a mia madre perché lo riempia di cappelletti, mentre mio padre stappa la bottiglia di vino bianco con un occhio al telegiornale, mi viene da fare un pensiero.
– Poi diceva Vado dentro a ballare: andava dentro e poco dopo era già di nuovo lì fuori vicino a me. Poi mi diceva che aveva appena visto un film di De Sica.
– Anche se ormai adesso parlan tutti di calcio, anche i professori.
[L’accalappiacani, Settemestrale di letteratura comparata al nulla, numero 3, Roma, DeriveApprodi 2009, 128 pagine, 12 euro, badante grafico Timofej Kostin]