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mercoledì 23 Novembre 2016

matti bologna

Uno quando parlava, anche se era con qualcuno che conosceva da poco, a un certo punto si sbottonava la camicia o si alzava la maglietta e mostrava le cicatrici che aveva sul petto e sull’addome. “A me mi hanno aperto due volte come un agnello” diceva, e poi diceva che per tutte le operazioni che aveva avuto lui era un miracolato, ma non da dio, dalla scienza, e la sua storia l’aveva raccontata in un libro che aveva scritto e che si intitolava “Addio dio”.

[Stasera, a Bologna, all’atelier Sì, clic c’è l’incontro del Repertorio dei matti della città di Bologna con il Repertorio dei pazzi della città di Andria, ingresso libero e aperto a tutti]