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domenica 18 Maggio 2014

Roberto Calasso, K

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dicembre 1910, periodo di aridità e di cupezza. Ora il diario serve a Kafka soprattutto per registrare osservazioni sulla propria incapacità di scrivere. «Con cosa giustifico il fatto che oggi non ho ancora scritto nulla? Con nulla» si legge in un frammento. E subito dopo: «Ho continuamente nell’orecchio una invocazione “O tu venissi, tribunale invisibile».

[Roberto Calasso, K, Milano, Adelphi 2005, p. 23]