L’omicida ideale

sabato 9 Maggio 2020

In verità, il filologo ha non poche qualità dell’omicida ideale. Uomo di passioni occulte, di meditazioni clandestine e iniziatiche, di vocazione scontrosa, il filologo aggredisce i suoi testi con quell’odio mescolato ad amore con cui il criminale lavora la sua vittima.

[Giorgio Manganelli, Concupiscenza libraria, Milano, Adelphi 2020, p. 190]