Lentezza

domenica 19 Ottobre 2008

Tra i testi dell’accalappiacani di questo mese, c’è una specie di dizionario compilato da Marco Stracquadaini. Copio qua sotto la voce Lentezza.

Lentezza Molto amata dagli animali per quasi tutto. Deriva probabilmente dalla loro fiducia che le cose non cambiano. Quello che noi capiamo in qualche mese o anno, loro ci mettono due o tre milioni di anni. La natura gli ha detto: impara queste cinque cose, ti basteranno. E loro le hanno imparate.
Le mosche ignorano l’esistenza del vetro, come forse tutti gli altri insetti. E questo spesso gli è fatale, veramente. I ricci si fermano e si appallottolano credendo così di difendersi da tutto, anche dalle macchine. I cani grattano il cemento dopo aver fatto la cacca. Il cemento non si sgretola, il vetro non fa una piega, e fare una palla di te stesso non è sempre una difesa efficace. Ma loro continuano, pazienti, ostinati, fedeli, a fare quelle cinque cose che gli hanno detto di fare.