Languore d’amore

mercoledì 29 Gennaio 2020

Un russo emigrato in America, con le mani in pasta dappertutto dopo alcuni giorni di assenza era ritornato dal Canada. Lì aveva fondato una società per la raccolta del silenzio. Guadagneremo milioni, aveva detto entusiasta alla sua fidanzata, Musja. C’è troppo rumore nella nostra vita, aveva continuato, e questo danneggia la nostra psiche. Ci rende nervosi. Cattivi. Alla gente manca il silenzio. E noi lo raccoglieremo, lo conserveremo e lo venderemo. A peso? gli aveva chiesto Musja. Perché a peso?, le aveva risposto. In cassette numerate. Silenzio numero uno, ad esempio: “Aurora montana”. Oppure, diciamo, silenzio numero cinque: Languore d’amore. Silenzio numero nove: Il silenzio dopo la catastrofe aerea.

[Dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione]