La prima ostrica

mercoledì 20 Novembre 2019

E a casa, nell’Alabama, non portavo mai le scarpe, se non per andare in chiesa, inverno o estate.
Era una vera tortura farsi trascinare qua e là per le strade di New Orleans con quelle scarpe con i lacci stretti, calde come l’inferno, pesanti come il piombo. Non so dire cosa fosse peggio – se le scarpe o il cibo. A casa ero abituato al pollo fritto e ai cavoli ricci e ai fagioli americani e al pane di mais e ad altre buone cose. Ma i ristoranti di New Orleans! Non dimenticherò mai la prima ostrica, fu come se mi scivolasse in gola un brutto sogno; passarono decenni prima che ne ingoiassi un’altra.

[Truman Capote, Un natale, traduzione di Ettore Capriolo, Milano, Garzanti 2019. pp. 43-44]