In quella enorme zanzariera

domenica 10 Giugno 2012

In quella enorme zanzariera che è la valle del Po, tra Parma e Mantova doveva nascere il genio di Giuseppe Verdi, e Parma diventare la roccaforte dei verdiani. /…/
Quella era l’epoca delle sedizioni fulminee, dei grossi adulterii, dei preti e dei mangiapreti, l’epoca del gaz, dei ladri di gatti, e dei lampionari che vanno con l’asta nell’Ave Maria fuligginosa e accendono dei lampioni rotti: la plebe porta il tabarro alla spagnuola, il cappelluccio calcato sugli occhi, e sputa fuori dei denti con tracotanza parlando a grumi quel dialetto mescolato e gagliardo che ancora dura. Il cosiddetto vino della bassa, mistura schiumosa e spropositata che faceva bum nello stomaco, dava fuoco ai loro discorsi e aggiungeva risonanza all’umore fondo di questi odiatori del genere umano.

[Bruno Barilli, Il paese del melodramma, Milano, Adelphi 2000, p. 13]