Il congiuntivo in un posto bellissimo
Ieri ho presentato la Bambina fulminante in un posto bellissimo, il castello di Montechiarugolo, che aveva anche senso perché nella Bambina fulminante ci son dei personaggi che parlano in montechiarugolino, se così si può dire, cioè in un italiano molto connotato da un punto di vista municipale, e ho letto due capitoli del libro e ho detto un po’ di cose e alla fine una signora mi ha chiesto «E i congiuntivi?», e io non capivo cosa voleva dire lei mi ha spiegato che voleva chiedermi se nel libro ci son dei congiuntivi, e io le ho detto che non lo sapevo e che non ci avevo mai pensato ma che avevo sentito un signore, recentemente, che diceva che nel francese parlato il congiuntivo praticamente non si usa più, e che questo non vuol dire necessariamente che i francesi sono meno colti di noi, o che son rimasti indietro, ho risposto.
Dopo, un paio di ore più tardi, a Bologna, tornando a casa in bicicletta dalla stazione, mi è venuta in mente una cosa che avrei potuto dire e che non avevo detto, che un testo senza congiuntivi è la costituzione italiana, «L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro» e tutto quello che segue, che i costituenti l’han scritto apposta senza congiuntivi perché fosse chiaro a tutti, che a me questa è una cosa che mi piace anche se a me sarebbe piaciuto di più che l’Italia fosse una repubblica democratica fondata sul riposo ma questo non c’entra, avrei potuto dire ieri e invece non l’ho detto.