Gianolio

mercoledì 23 Ottobre 2013

Copertina-Gianolio-Vite-sbobinate-m

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono arrivato alla convinzione che tutti al fondo della loro coscienza sono naïf, perfino i direttori di banca; ma le persone normali hanno spesso questa naïveté sepolta sotto strati di stereotipi convenzionali, di luoghi comuni, di vecchiumi di diversa tipologia che valgono nell’insieme come rete protettiva in ambito sociale. Occorre un’opera di scavo per disseppellire l’originaria condizione umana, ma non è facile, a volte è impossibile. Sono anche convinto che le narrazioni orali, nel modo suaccennato, superino qualitativamente la creatività letteraria, rendendola superflua e di livello inferiore.

[Alfredo Gianolio, Vite sbobinate, Macerata, Quodlibet 2013, p. 11]