Fisarmonica

mercoledì 27 Luglio 2022

In un concerto di Paolo Conte, al Teatro Ducale di Parma, quando facevo l’università, a un certo punto c’era una canzone che partiva una fisarmonica e il teatro Ducale si riempiva di fisarmonica, era una cosa impressionante, sembrava che quella fisarmonica avesse un effetto fisico, sui legni, sui tessuti, sulle superfici inanimate di quel vecchio teatro dell’oltretorrente.
Bologna, i primi mesi che ci ho abitato io, non c’era Paolo Conte, non c’era il suo fisarmonicista, ma Bologna era come se fosse piena di fisarmonica, per me, un posto incantevole, mancava solo una cosa: una biblioteca.

[Oggi sul Foglio un pezzo su @BiblioSalaborsa]