Due mondi

giovedì 29 Gennaio 2015

In questi anni, quando mi capitava di discutere con qualcuno, quando quei qualcuno con cui discutevo non davano alla discussione la direzione che interessava a me, cioè di ammettere che io avevo ragione loro avevan torto, ma continuavano, insensibili alle mie argomentazioni, a pretendere che io avessi torto loro avessero ragione, quando succedeva una cosa del genere eran discussioni che finivano sempre con me che dicevo: «Oh, ascolta, io sono così».
Dopo, qualche mese fa, m’è venuto da chiedermi “Ma così come? Cioè com’è, il così che sei?”.
E mi son dovuto rispondere che io, in realtà, non lo sapevo mica, il così che ero.
Allora ho cominciato a fare una cosa che io non lo so, se ho fatto bene o se ho fatto male.
Secondo me avrei fatto meglio a non farla.
Però non potevo non farla.
Cioè potevo, ma sarebbe stato disonesto.
Non che io sia uno onesto.
Non lo so.