Cose che si son dette prima

sabato 13 Giugno 2015

Questa settimana, a Bologna, alla libreria Ambasciatori, ho presentato un libro che si intitola La Piccola Battaglia portatile; è un libro che è appena uscito, l’avevo presentato solo un’altra volta, a Torino, alla libreria Ponte sulla Dora, e quando ci sono le prime presentazioni dei libri a me piace perché la prima cosa da dire la so già. A Torino, per esempio, ho detto che di solito, quando si presentano i libri, si dicono le cose che si son dette alla presentazione precedente solo che quella lì di Torino, era la prima, non c’era nessuna presentazione precedente mi sono scusato con quelli che erano lì li ho invitati a venire alla presentazione di Bologna che probabilmente avrei avuto delle cose più sensate e più argomentate dare, se venivano la settimana dopo alla libreria Ambasciatori a Bologna, e poi dopo a Bologna, questa settimana, la prima cosa che ho detto ho detto che quella era la seconda presentazione, del libro, l’avevo presentato solo un’altra volta a Torino e di solito, quando si presentano i libri, ho detto a Bologna, si dicono le cose che si son dette alla presentazione precedente solo che quella lì di Torino, era la prima, non c’era nessuna presentazione precedente ho consigliato a chi era a Torino di venire alla presentazione di Bologna, c’è qualcuno che era a Torino? ho chiesto, non c’era nessuno. Dopo ho detto che siccome quella lì era la seconda presentazione, adesso non era esattamente la prima, però questo libro era proprio appena uscito, non potevo dire di conoscerlo benissimo, e mi sono scusato che la presentazione non sarebbe stata probabilmente molto sensata e argomentata e ho invitato i presenti alla presentazione di Bologna a venire alla presentazione successiva che sarà a Santa Margherita Ligure, in piazza Caprera, alle 21 e 30, ho detto, l’altro giorno a Bologna, e poi ho presentato il libro e dopo che l’avevo presentato mi sono accorto che mi ero dimenticato di dire una cosa che nel libro non c’è scritta ho pensato che la scrivo qui così magari la prossima volta, a Santa Margherita Ligure, mi ricordo, di dirla. Quel libro lì è un libro che ci ho messo dieci anni, a scriverlo, son 120 pagine, circa, una pagina al mese, ed è un libro che, più o meno, racconta le cose che succedono a uno che, a quarantun anni, gli nasce una bambina, per esempio questa: «Una volta le stavo cantando Genova per noi, per farla addormentare, e era un po’ che cantavo, e pensavo dormisse, invece si era voltata, mi aveva guardato, mi aveva detto «Scusa, mi ero addormentata». Ecco, credo sia molto difficile, in generale, dire cosa succede, con una figlia, ma io l’impressione che succeda una cosa simile a quella che ti succede quando hai una fidanzata che vi siete appena fidanzati e te, dopo una giornata che hai lavorato, o hai studiato, e hai avuto magari dei dispiaceri, hai pregato magari dei cancheri per qualcosa, la vai a prendere a casa e lei entra in macchina e, d’un tratto, hai la macchina piena di lei e ti sembra un miracolo, una cosa stupefacente; ecco, con le fidanzata è una cosa che, nel corso degli anni, i rapporti poi cambiano, ci si abitua, poi dopo, alle fidanzate, con una figlia, quando sei con tua figlia, quella cosa miracolosa e stupefacente che il mondo è pieno di tua figlia è una cosa che può durar dieci anni e anche di più, credo.

[uscito ieri su Libero]