Cosa può succedere a sposarsi secondo Tolstoj

venerdì 21 Giugno 2013

tolstoj

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La colpa è tutta concentrata sul marito. Si è sposato per avere in casa «… invece di polvere e noia, delizia, grazia, eleganza, bellezza e godimento».
Avviene altro: «Come sempre succede, avvenne qualcosa di simile a quello che voi sentireste se vi foste sistemata una poltrona comoda presso il caminetto per riposare, e improvvisamente questa si voltasse a gambe in su e manifestasse i propri desideri, di giocare, di riposare. Vi stupireste: come può una poltrona desiderare qualcosa per sé? non è altro che una poltrona. La capovolgete, volete sedervi e quella ricomincia. Lo stesso avviene con tutti. E cominciano i dissidi, le liti.»
La donna finisce per amare un altro e questo la rende raggiante. «Raggiante come lo si è solo per amore, quello bestiale». Il marito uccide la moglie con un pugnale. Lei morendo gli chiede perdono. «Bestie, lo assolsero». Il monologo finisce così: «Soltanto sul letto di morte ho cominciato ad amarla! E come? Mio Dio, come l’ho amata!»
Si mise a singhiozzare.

[Viktor Šklovskij, Tolstoj, traduzione di Maria Olsufieva, Milano, Il saggiatore 1978, p. 463]