Conservarsi

giovedì 3 Gennaio 2013

Non tutti, infatti, sono naturalmente determinati ad operare secondo le regole e le leggi della ragione, ma, al contrario, tutti nascono ignari di tutte le cose, e, sebbene siano stati ben educati, passa molto tempo prima che possano conoscere il vero modo di vivere e acquisire l’abito della virtù: e tuttavia devono frattanto vivere, e, per quanto sia in loro, conservarsi, cioè, secondo il solo impulso dell’appetito, dato che la natura non ha dato loro nient’altro e ha loro negato la potenza attuale di vivere secondo la retta ragione, e non sono perciò tenuti a vivere secondo le leggi della mente retta più di quanto non sia tenuto il gatto a vivere secondo le leggi della natura leonina.

[Spinoza, Trattato teologico–politico, traduzione di Alessando Dini, Milano, Bompiani 2010 (3), p. 520-521]