Capisco

giovedì 21 Aprile 2022

Anna Achmatova non voleva che la si chiamasse «Poetessa». Voleva essere chiamata «Poeta». C’era una rubrica, su una rivista russa, che si intitolava «Poesia femminile». Non le piaceva. «Capisco – diceva – che ci debbano essere i bagni maschili e quelli femminili, in letteratura però no, non funziona così».