Canzoni

venerdì 3 Settembre 2010

Un mio amico mi ha raccontato che, qualche giorno fa, in pizzeria, a Oristano, improvvisamente, si è messo a cantare una canzone di Antonello Venditti. Era una canzone, mi ha detto, che aveva vissuto dentro di lui per anni senza che lui lo sapesse ed era uscita così, di botto, in pizzeria, a Oristano. Qualche giorno dopo è partito per Venezia, camminava per l’Arsenale,e, di botto, gli è uscita un’altra canzone di Antonelli Venditti. Li Lilli Lilli Li Lilli Lillì Lillì Lillì. Li Lilli Lilli Li Lilli Lilli, Li Lilli, Lilli, Lillì, Li Li Lillì Lilli. Li Lilli Lilli Li Lilli Lillì, Lillì Lillì. Li Lilli, Lilli, Li Lilli, Lilli, Lilli Lilli, Li Lilli. Li Lilli Lilli, carta di giornale. E, dopo quella, ne sono uscite altre, moltissime. Adesso, quando va in macchina, e quando cammina, si mette a cantare Antonello Venditti, ad alta voce, certe canzoni non si possono cantare a bassa voce, dice. E dice che lui non credeva di avere questo tesoro, da anni, nel petto, e invece ce l’aveva.