Se fosse esistita una giustizia

venerdì 3 Giugno 2016

Repertorio dei matti della città di Parma

C’era uno che potevi ascoltare al bar esporre al barista tutti i suoi risentimenti. Una cosa che lo irritava, diceva, erano i gruppi di impiegati che all’ora di pranzo uscivano dagli uffici per la cosiddetta pausa pranzo portandosi dietro tutto il loro aplomb da impiegati, funzionari, quadri o quello che erano. Non sopportava, diceva, vederli uscire dai loro portoni stiracchiandosi un po’, con quella faccia di chi sente di aver fatto il proprio dovere e di essere meritevole della pausa pranzo, come della tredicesima, delle ferie, della maternità, della malattia e degli infortuni pagati, oltre che dei buoni pasto accumulati per fare la spesa al supermercato. Così, a vanvera, avevano ottenuto un bonus e gli altri no. Privilegiati senza sapere di esserlo: tutto dovuto, normale, come riscuotere la rendita di un bot decennale. Passati dal latte e biscotti nel thermos dell’asilo preparato dalla mamma al posto di lavoro ereditato. Sarebbe stato molto più corretto, diceva, vederli uscire dai loro portoni alla spicciolata e andare nella chiesa più vicina per ringraziare il padreterno. E invece facevano gli oberati, quando l’unica cosa che avrebbero dovuto fare era accendere un cero alla Madonna, perché se fosse esistita una giustizia, che non esisteva, a raccogliere i pomodori sarebbero dovuti andare e poi nemmeno quello gli avrebbero fatto fare, con quei loro fisici da corridori della domenica, con gambe depilate e luccicanti di crema idratante. Roba da matti, in Albania dovevano nascere, diceva, e poi ne parlavamo; e aggiungeva che lui prima o poi chiudeva la partita iva.

Sappiatevi regolare

mercoledì 25 Maggio 2016

Repertorio dei matti della città di Parma

Uno si chiamava Amelio Zambrelli, di mestiere conoscitore atmosferico. Era un uomo magro magro e alto, con una lunga barba, sempre vestito di nero, rotolato a valle da Tizzano per scrivere le sue personalissime previsioni del tempo che venivano pubblicate sulla Gazzetta; iniziavano tutte con la frase “secondo il mio acume” e finivano con “sappiatevi regolare”. Per i parmigiani era un punto di riferimento: se un giorno la previsione era sbagliata, si poteva sentire per le vie del centro la frase “Zambréli, at ghe miga ciapè!”; ma lui si vantava del fatto che duemila delle sue previsioni si fossero avverate. In una sera d’agosto era stata organizzata una sfida di previsioni in rima con il suo omologo di Boretto, Otello Parenti, che, una volta stracciato, si era giustificato dicendo che lui era più un astrologo. Un pomeriggio d’inverno, sotto un cielo grigio, due ragazzi giocavano a palle di neve in una piazza Duomo deserta; vedendo passare Zambrelli gli chiesero in anteprima le previsioni per il giorno dopo. “Sarà una bella giornata di sole”. “Sì e cucù” risposero i due ragazzi, alzando il naso infreddolito. La mattina dopo il sole illuminava piazza Duomo, in una gelida, limpida giornata, che faceva brillare la neve già scesa.

20 maggio – Parma

venerdì 20 Maggio 2016

Venerdì 20 maggio,
a Parma,
alle 18,
alla libreria Fiaccadori,
in strada al Duomo 8,
con Michela Alessandrini,
Giorgio Ambanelli, Caterina Bonetti,
Alessandro Cimaglia, Roberto Camurri,
Giovanna Cattabiani, Caterina Dacci,
Elisabetta Dacci, Svetlana Erokhina,
Matteo Ferrari, Marisa Lanzerotti,
Francesca Laureri, Guido Moreschi,
Carlotta Varga e Elisa Vignali,
che l’hanno scritto,
presentiamo il Repertorio dei
matti della città di Parma

Uno che era assessore

lunedì 16 Maggio 2016

Repertorio dei matti della città di Parma

Uno che era assessore aveva proposto di cambiare il nome del parco Falcone-Borsellino in parco Sandra-Raimondo.

14 maggio – Torino

sabato 14 Maggio 2016

Sabato 14 maggio, a Torino,
al lingotto,
dentro il Salone del libro di Torino,
alle 21,
in sala blu,
Repertorio dei matti delle città di
Torino, Roma, Cagliari e Parma.

In quello di Parma

mercoledì 11 Maggio 2016

Repertorio dei matti della città di Parma

Mi sono arrivate le copie del Repertorio dei matti della città di Cagliari e del Repertorio dei matti della città di Parma e in copertina, in quello di Parma, c’è piazza Garibaldi senza Garibaldi, che mi sembra una copertina adatta, per un libro del genere.

Sempre Parma

venerdì 15 Aprile 2016

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Ieri, a Bologna, all’Atelier Sì, ho letto in anteprima un po’ del Repertorio dei matti della città di Parma che è un libretto che esce in maggio, al salone del libro, il podcast è qua: clic

Una fissata con la cronaca nera

venerdì 15 Aprile 2016

Una era fissata con la cronaca nera. Andava in pellegrinaggio in tutte le città dove c’erano stati degli omicidi. Era stata a Cogne, a Erba, a Novi Ligure, a Garlasco. Non si capacitava del fatto di non essere ancora passata davanti alla casa dei Carretta e diceva che chissà perché le cose interessanti della tua città capita sempre che sono le ultime che vai a visitare.

[Dal Repertorio dei matti della città di Parma, esce in maggio]

Di Parma

giovedì 17 Marzo 2016

Uno era uno scrittore di Modena che insisteva a dire che la Certosa di Parma era a Modena.

[Dal Repertorio dei matti della città di Parma, in preparazioned]

Repertorio dei matti della città di Parma

martedì 1 Marzo 2016

Uno non sopportava i baci. Ogni volta che riceveva un bacio si strofinava tre volte la mano contro il punto dove gli era stato dato. Però, per non offendere nessuno, non lo faceva subito dopo averlo ricevuto ma teneva il conto di tutti quelli che gli erano stati dati e la sera davanti allo specchio si strofinava tre volte per ogni bacio ricevuto in giornata.

[Una delle cose che mi piacciono, del repertorio dei matti della città di Parma, è che i parmigiani non son mica tanto simpatici (questo matto è di Giorgio)]